Il tour asiatico, dopo i tornei cinesi, si conclude con l’Open del Giappone che si gioca a Tokyo. Molte le sorprese, poche le conferme. E’ questo un periodo in cui molti player sono stanchi, altri non in perfette condizioni fisiche, c’è chi è motivatissimo e chi lo è meno. Eppure i punti di queste settimane possono fare la differenza per finire o iniziare al meglio la stagione.
Per Torino sono sicuri Djokovic, Alcaraz, Medvedev e Sinner, Rublev non dovrebbe avere problemi. Gli altri tre posti sono contendibili. Finire la stagione in una buona posizione mondiale, diciamo nei primi 40-50 posti, significa evitare sicuramente le qualificazioni nei primi tornei del 2024. I top 30, 35 saranno testa di serie al primo Slam dell’anno, quello australiano. Finire nella top 100 significa qualificarsi direttamente per il Major che si gioca a Melbourne.
Per chi parteciperà alle Next-Gen Atp Finals che da quest’anno non si disputano più a Milano ma a Jedda in Arabia Saudita, la sola presenza significa un bottino di dollari, anche se non sono concessi punti Atp, che comporta per quei giocatori che non sono ancora abituati ai grandi palcoscenici mondiali iniziare l’attività 2024 con una certa tranquillità economica.
Quindi a ben vedere le motivazioni non mancherebbero ma per chi ha giocato oltre venti tornei giungere in forma in questo periodo non è mai semplice. Bisogna stare anche attenti a non terminare l’anno con problemi fisici impegnativi perché altrimenti si rischia di saltare la fase di preparazione e magari anche la trasferta australiana come successe l’anno scorso ad Alcaraz.
Provo a mantenere la promessa dopo questa lunga digressione e parlo di quello che sta succedendo nella capitale nipponica.
Nella parte alta del tabellone la grande sorpresa si chiama Shintaro Mochizuki, ventenne giocatore di casa n°215 del ranking che ha sconfitto Fritz (1) in un finale di terzo set incandescente nel quale ha recuperato da 2-5 per chiudere agevolmente al tie-break.
Anche in quella bassa non è mancato il capitombolo con doppia giravolta. Lo ha eseguito Ruud (2), che ha dimostrato ancora una volta che il 2023 è da archiviare il più presto possibile, contro Giron.
Tra i grandi il primo a uscire è stato Zverev (3) che si è fatto sorprendere da Thomson al primo turno. Tra le prime teste di serie l’unico a rimanere in vita è de Minaur (4) che ha faticato con Draper ma non ha avuto grandi problemi con il redivivo Schwartzman che al primo turno aveva sconfitto il connazionale Francisco Cerundolo.
In questo periodo stanno andando male Khachanov (7) sconfitto da Popyrin e Tiafoe (6) che ha perso da Karatsev, che ogni tanto si ricorda di essere un giocatore particolarmente dotato anche se molto discontinuo.
Sono invece nei quarti Paul (5) che sta giocando un’ottima stagione, la migliore della carriera, per continuità di risultati. Per lui l’obiettivo Torino è ancora lontano ma credo non lo abbia escluso dalla sua prospettiva. Dipenderà molto dai risultati in questo torneo e nei prossimi che destinano punti pesanti.
Chi a Torino quest’anno non verrà è sicuramente Auger (8). Siamo tuttavia contenti per lui che è tornato a battere due colpi anche se gli avversari sconfitti – Vukic e Ofner – non sono proprio di primissimo livello.
Le partite dei quarti di finale:
Mochizuki–Popyrin
de Minaur–Karatsev
Paul–Shelton
Auger–Giron
E’ un tabellone ancora apertissimo, impossibile fare previsioni, sarebbero sicuramente smentite.