A Cincinnati in una splendida e palpitante finale Djokovic batte Alcaraz al tie-break del terzo set. 39° Masters 1000

21 Agosto 2023
Sandro Columbaro

Sfida in finale tra Carlos Alcaraz (1) e Novak Djokovic (2), la migliore che potevamo aspettarci. Novak con questo torneo è ritornato a giocare negli Stati Uniti dalla finale di Flushing Meadows 2021. Non è la rivincita di Wimbledon perché i Championships hanno tutt’altro valore ma potrebbe essere l’aperitivo dello Slam newyorkese.

I primi game sono equilibrati anche se Novak sta giocando più prudente, mentre Carlos sta cercando soluzioni vincenti. 2-2. Il quinto game è vinto da Nole ai vantaggi, l’unico per adesso. Nel sesto c’è il sorpasso. Nole corre sullo 0-40 e con un diritto lungolinea brekka e abbastanza improvvisamente si porta sul 4-2.

Alcaraz è sempre molto presente, gioca palle lunghe e alte che Nole ha difficoltà a controllare. Immediato controbreak. 4-3. Il successivo è vinto a 0 da Carlitos anche perché Nole sta vivendo un momento di crisi energetica. 4-4. Nole vince di rabbia il nono game. Ottimo il turno di battuta del murciano. 5-5.

Il serbo non è nel momento migliore, commette troppi errori. Carlitos sale sul 15-40. Djokovic recupera con una volée e un servizio vincente. Errore di diritto del serbo. E’ break per Alcaraz che va a servire per la prima frazione. Con un lungolinea vincente di rovescio chiude in un’ora il primo set. 7-5 Alcaraz.

Dal 4-2 a suo favore Nole ha perso cinque game, vincendone uno. Sembra in crisi energetica e fisica. Potrebbe aver subito un colpo di calore.

Credo sia difficile vedere Nole fare tre doppi falli in un unico gioco. Perde così il terzo game. Si vede chiaramente che è in crisi profonda dal punto di vista psicofisico. Si è consigliato pure con il medico. Il caldo è asfissiante per la prima volta nella settimana del torneo. Carlitos conferma il vantaggio, con un errore di rovescio di Nole, nonostante il serbo abbia avuto una palla per pareggiare. 3-1 Alcaraz.

Ormai si gioca sui servizi dello spagnolo. Djokovic se vuole tornare in partita deve strappare il servizio solo che onestamente mi sembra difficile in questa condizione. 4-2. Il serbo vince il settimo gioco e nel successivo Alcaraz sbaglia diverse volte in modo abbastanza clamoroso. Nole si rimette in corsa e visto come stava giocando non lo credevo possibile. 4-4.

Da Nole ci si può aspettare di tutto anche quando sembra in forte crisi fisica. Recupera e supera. Alcaraz onestamente ha fatto anche diversi errori. L’equilibrio continua. 5-5. Nole è salito di rendimento. Gli integratori stanno facendo effetto. Visto l’andamento è giusto che il secondo set finisca al jeu decisif. 6-6.

Tie-break. E’ giocato punto a punto. Un errore di diritto del serbo porta Carlitos al primo match point che viene annullato con una ottima costruzione d’attacco. Novak difende la rete da grande campione e va a set point. Errrore grave del serbo. 7-7. Grande risposta di Nole. 8-7 Djokovic. Secondo set point per il serbo. Lungo scambio che vede soccombere Carlitos. 7-67 Djokovic.

Nole, indipendentemente da come andrà la partita, dimostra ancora una volta di essere un vero campione con un cuore che batte fortissimo.

I primi quattro game sono interlocutori, non lo è il quinto. Sono due i break point a favore di Nole. Carlitos annulla il primo con un diritto a sventaglio, il secondo è cancellato da un bel tocco del player di El Palmar a rete. Il sesto game è vinto da Nole, senza grandi sforzi, grazie a servizi molto precisi. 3-3.

Il settimo game potrebbe essere la svolta. Alla quinta palla break, dopo che le prime quattro sono annullate da vincenti del murciano, un errore di rovescio permette a Nole di avvicinarsi al traguardo. Djokovic vola sul 5-3. E’ a un passo dal successo. Nel nono sul 30-40 e ai vantaggi Carlos s’inventa, grazie al coraggio misto a tecnica, due punti che gli consentono di annullare per poi riavvicinarsi. 5-4 Djokovic.

Il decimo game è ad alta tensione a livello emotivo. Il serbo prima annulla due palle break, poi va a match point annullato da un suo doppio fallo. C’è un’altra palla break a favore del murciano annullata da un bel diritto. Intanto Djokovic si fa annullare il quarto match point. L’atmosfera è caldissima e non solo per la temperatura ambientale. Quella del gioco se vogliamo è ancora più bollente. Alla quarta palla break per Carlitos, Djokovic sbaglia uno smash a rimbalzo, l’unico colpo che dovrebbe migliorare, forse ha ancora tempo, e ci si ritrova dopo quasi tre ore e trenta di durissimo agonismo, ancora con il verdetto tutto da decidere. 5-5.

L’undicesimo e il dodicesimo game non sono banali. Nole resetta e riparte ma Carlos non è da meno. Gli annulla quattro palle break, l’ultimo con un ace, e si garantisce almeno il tie-break. Nel dodicesimo gioco il primo punto è di Carlitos, ma poi Nole aggiusta la mira al servizio e pareggia il conto. 6-6.

Tie-break. I primi sei punti sono spartiti perfettamente. I primi tre sono di Nole, gli altri di Carlitos. Girano sul 3-3. Sul 4-4 un mini break del serbo seguito da una prima vincente lo porta sul 6-4. Ancora due match point a suo favore. Un errore di Carlitos sul servizio di Djokovic consegna al serbo il terzo titolo di Cincinnati, il 39esimo Masters 1000. 7-64 Djokovic.

Se questo è l’antipasto per Flushing Meadows dobbiamo prepararci a un quarto Major che farà scintille, speriamo per merito anche di altri player anche se il livello che sanno raggiungere Djokovic e Alcaraz in questo momento mi sembra improponibile per tutti.

Djokovic-Alcaraz 5-7 7-67 7-64