A Madrid Berrettini arriva in finale dove lo attende Zverev

8 Maggio 2021
Sandro Columbaro

Zverev aveva battuto Thiem sulla terra nella finale di Madrid del 2018 con il punteggio di 6-4 6-4. L’unica volta che lo ha sconfitto su questa superficie. Nella semifinale di oggi si è ripetuto sempre in due set e con un punteggio simile, 6-3 6-4 lo score. Sascha ha meritato la finale anche se non ha incontrato sicuramente la migliore versione dell’austriaco con il quale si è salutato molto affettuosamente a fine match.

Nel primo set, decisivo il break al quarto tentativo sul 2-1 grazie anche alla complicità dell’austriaco che ha commesso due doppi falli.

Il secondo ha riproposto un copione non molto dissimile nel quale forse la distanza tra i due per tenuta fisica e pesantezza dei colpi è stata ancora più evidente. Sascha ha strappato per la prima volta il servizio sull’1-1 per poi ripetersi poco dopo. Si è così portato sul 4-1.

Con un match quasi chiuso il giocatore di Amburgo ha dovuto fare i conti, come spesso gli capita, con sé stesso e con i fantasmi che lo vengono a trovare nei momenti meno opportuni.

Dominic è stato bravo a non cedere e a crederci fino a recuperare un break al sesto gioco e a fare suo il game successivo durato oltre dodici minuti nel quale il tedesco ha avuto più di una opportunità per chiudere anzitempo il match. Sul 4-3, con Thiem tornato a tallonarlo, Sascha ha liberato con prepotenza i colpi di inizio gioco che gli hanno permesso di chiudere con relativa tranquillità. Successo meritato da parte di Zverev perché è stato più propositivo, attento tatticamente e puntuale nelle scelte da adottare. Credo che la migliore versione di Thiem la vedremo al Roland Garros nei giorni che vorrà fare suo il grande sogno che aveva da ragazzo.

Berrettini nella semifinale di questa sera battendo Ruud, che a leggere i social era il favorito, mi ha meravigliato e preso in contropiede. Non mi aspettavo un successo di questa dimensione.

Forse con la prestazione di oggi capiamo meglio anche il parziale di 11 game a 0 che Garin ha subito ieri.

Matteo è stato incontenibile al servizio e di diritto ma ha anche risposto benissimo costringendo il povero Casper a rincorrere fino alla disperazione che lo deve aver colto quando nel secondo set ha capito che il sogno di fare la prima finale Masters 1000 dopo due semifinali consecutive sul rosso – Foro Italico e Montecarlo – si stava spegnendo sotto i colpi, vere e proprie mazzate, che Matteo faceva partire da ogni direzione.

Il romano aveva forse da vendicare le due sconfitte subite sulla terra contro il figlio di Christian, dopo lunghe battaglie giocate sul filo dei punti, al Foro Italico lo scorso anno e al Roland Garros nel 2019. Break decisivi nel primo set sul 4-4 e sul 3-3 nel secondo. Ma questi freddi numeri ci dicono poco su una delle migliori prestazioni di sempre di Matteo che ha dimostrato una voglia di arrivare in finale con Zverev che è un buon auspicio per domani e straordinario per la sua carriera ancora agli inizi e per la quale è difficile fare previsioni.

Contro Sascha sul rosso si sono incontrati due volte, sempre al Foro Italico. I precedenti dicono una vittoria a testa ma domani, per l’importanza della partita e per i miglioramenti e la convinzione di vincere che hanno dimostrato durante la settimana, si apre un nuovo capitolo nella storia delle loro sfide che saranno sempre battaglie di vertice.