A Milano è di scena la quarta edizione delle Next Gen Atp Finals. Musetti e Alcaraz tra i partecipanti

9 Novembre 2021
Sandro Columbaro

Mancheranno Jannik Sinner e Felix Auger-Aliassime che, a differenza dell’altoatesino che a Milano ha vinto l’ultima edizione, non è mai venuto. La loro assenza era preventivabile già da mesi visto che ormai vedono il tennis dall’alto e si sono contesi un posto per le Atp Finals di Torino che incominceranno domenica.

In particolare Sinner ha perso la grande occasione di essere presente alla prima edizione nel capoluogo piemontese, come ottavo dei Maestri, più per sfortuna che per demerito. Questa settimana, in preparazione alla Coppa Davis e per rimpinguare il bottino di punti che lo vede in decima posizione nel Ranking Atp, giocherà come testa di serie n°1 a Stoccolma. Diverso il discorso per Auger (2), anche lui presente nella capitale svedese, che ha sempre snobbato il torneo delle giovani promesse.

Molti erano gli scettici, anche tra gli addetti ai lavori, sull’organizzazione di un Masters per i migliori under 21 visto che è un torneo che, pur riconosciuto dall’Atp, stravolge le regole del tennis classico a partire dalla variante più importante relativa al punteggio: si gioca al meglio dei quattro game, tre su cinque, e non si disputa l’alternanza dei vantaggi. Ricordiamo anche che il torneo non concede punti ma soprattutto un gran bel gruzzoletto di soldi soprattutto per chi vince o arriva almeno in semifinale.

Chi l’ha snobbato, ormai si sono ricreduti quasi tutti, ha fatto molto male perché lo spettacolo è stato assicurato fin dalla prima edizione che si è giocata nel 2017. L’anno scorso non si svolse a causa della pandemia. Abbiamo visto a Milano Medvedev, Tsitsipas, Zverev per un’esibizione, Ruud e tantissimi altri giocatori che ormai sono nella top 50 della classifica mondiale.

Sinner due anni fa stupì tutti perché, pur partecipando grazie ad una wild card, si affermò in modo definitivo e mostrò al mondo del tennis il suo immenso talento. In due anni tanta acqua è passata sotto i ponti. Jannik è appena entrato nella top ten e credo che la sua strada, il suo cammino verso la vetta sia solo agli inizi.

Nel gruppo A l’attesa è ovviamente per Carlos Alcaraz che sfiderà Holger Rune, Brandon Nakashima e Juan Manuel Cerundolo. In quello B aspettiamo la grande prestazione, anche se è difficile che ripeterà quella di Sinner del 2019, di Lorenzo Musetti che se la dovrà vedere con Sebastian Korda, Sebastian Baez e Hugo Gaston che è riuscito a entrare tra gli eletti grazie soprattutto alle partite vinte la scorsa settimana a Parigi-Bercy.

Inutile che dica che il grande favorito della vigilia è il diciottenne Alcaraz che negli ultimi mesi ha dimostrato, pur se a corrente alterna, di potersela giocare anche con i migliori.

Non sono pochi quelli che sperano di vedere una finale con Musetti ma la strada è lunga e irta di difficoltà. C’è il figlio d’arte Korda che gioca un tennis facile ma negli ultimi tornei si è un po’ dimenticato come si vince.

Nakashima ha giocato bene l’estate americana sul cemento ed è insieme a Brooksby, che non sarà della partita per problemi fisici, e ovviamente a Korda, la grande speranza del tennis statunitense che da troppo tempo gioca un ruolo che non è mai stato il suo, quello di attesa.

Il danese Rune, diciottenne come Alcaraz, ha tanta voglia di emergere e potrà far bene, ma penso dovrà ancora aspettare almeno un anno per essere assoluto protagonista come vorrebbe.

C’è Gaston che si è aggiunto al gruppo grazie alla volata a perdifiato iniziata alle qualificazioni di Parigi-Bercy e interrotta solo al cospetto del numero 2 mondiale Medvedev. L’attesa è per vedere quanto vale al di fuori dei confini transalpini, visto che finora con il suo gioco non tradizionale per i tempi moderni ha fatto bene solo a Parigi.

Meno conosciuti ma non per questo non degni di nota gli argentini Cerundolo e Baez che sono soprattutto dei terraioli. Baez ha scollinato la classifica con una serie innumerevole di partite vinte nei  Challenger – cinque successi e tre finali –, mentre di Cerundolo si ricorda la sorprendente vittoria di Cordoba partendo dalle qualificazioni. Potrebbero sembrare vittime predestinate perché non giocano sulla superficie che preferiscono ma non escludo, per almeno uno dei due, sorprese.

Sarà un torneo interessantissimo, anche se so che molti lo ritengono poco credibile per come viene assegnato il punteggio. Alcuni di loro, non solo Alcaraz, li rivedremo fra pochi anni giocarsi titoli Slam.