Agli US Open Alcaraz batte al quinto set Sinner che arriva a match point. La semifinale sarà con Tiafoe

8 Settembre 2022
Sandro Columbaro

Nel match tra Carlos Alcaraz (3) e Jannik Sinner (11) non posso non partire dalla fine del quarto set. Jannik in vantaggio per due 2 a 1 grazie a due tie-break giocati in modo straordinario, in particolare il secondo vinto per 7 punti a 0, e 5-4 con servizio per chiudere, non ha sfruttato il match point che avrebbe chiuso la partita dopo circa 4 ore e 10 minuti di gioco intenso da parte di entrambi sempre alla ricerca del vincente che sia anche spettacolare e strabiliante.

Purtroppo non è andata come speravamo perché nel set decisivo dopo oltre 5 ore di lotta, nonostante il break al quinto game, a Jannik mancano le energie per chiudere: le gambe si fanno pesanti e arriva qualche errore di troppo e non solo al servizio che è stato il colpo che ha chiuso all’altoatesino le porte alla semifinale. Troppi doppi falli, seconde facilmente attaccabili dal ragazzo di Murcia che in risposta ha fatto la differenza.

Potrebbe apparire come una giustificazione, un alibi al quale tenersi aggrappato dopo una sconfitta così cocente che Sinner farà molta fatica a dimenticare anche se lui è fatto di granito, è più duro di una roccia delle sue montagne.

Se rileggiamo freddamente il match notiamo che il primo set è stato deciso dai troppi falli che Sinner ha commesso fin dal primo game che gli è costato il gioco d’apertura. Bravo a recuperare al quarto ma alcuni vincenti di Carlos e alcuni errori di troppo dell’altoatesino, compreso un altro doppio fallo, gli sono costati un primo set che il murciano ha giocato con maggiore cattiveria agonistica fin dai primi scambi.

Jannik ha impiegato più tempo per entrare nel match ma ci è riuscito perfettamente meritando di vincere sia la seconda che la terza frazione. Ha brekkato al terzo grazie a un diritto incrociato stretto e ha confermato il vantaggio salendo prima sul 3-1 e poi sul 5-3. Dal nono game Carlos si è riacceso mentre Sinner è tornato a sbagliare troppo come all’inizio match e in un battibaleno si è ritrovato 5-6 0-40.

Abbiamo così rivisto il vero Sinner, il giocatore capace di fare recuperi impensabili. Nel dodicesimo gioco sono quattro servizi vincenti consecutivi da vero campione che tornano a farlo respirare, anche se Alcaraz trova il tempo per farsi annullare un’altra palla set e a mandare in rete un diritto facile, facile che gli avrebbe dato il secondo set.

Tutto rimandato al tie-break che è spettacolare e con continui colpi di scena. E’ Jannik ad avere il primo punto set, poi tocca Carlos provare a scollarsi l’altoatesino ma Sinner è attento e concentrato. Sale con un ace – ne ha fatti troppo pochi – sull’8-7 e con una risposta vincente di rovescio chiude una palpitante seconda frazione.

La terza è giocata molto bene con colpi che quasi sempre finiscono sulle righe o vicinissimi. Sinner ha la possibilità di strappare al secondo gioco, Alcaraz nel terzo e nel quinto alla quarta opportunità ci riesce. Ancora emozioni in successione perché Sinner potrebbe controbrekkare immediatamente ma stecca la risposta di rovescio. Non si arrende perché infila tre game consecutivi salendo fino al 5-4 con un nono game al servizio vinto a 0. Si vedono ancora un break dello spagnolo e un controbreak dell’italiano che sale 6-6. E’ jeu decisif. Di quelli che non si scordano perché è dominato dall’altoatesino dal primo all’ultimo punto e così sale in vantaggio di un set dopo tre ore 22 minuti.

Il quarto set è quello che decide il match. Sinner lo incomincia nel miglior modo salendo prima sul 2-0, una volta ripreso al sesto game controbrekka e conferma nel gioco successivo andando così 5-3, quindi ad un passo dal traguardo della prima semifinale Slam della sua giovane carriera. Da oggi sappiamo che anche Jannik sente l’emozione perché fallisce, come ho detto, un match point cioè la palla forse più importante che ha giocato fino ad oggi e si fa riprendere velocemente da Carlos che vince undici degli ultimi dodici punti della frazione.

La partita diventa così difficilissima per Sinner che deve resettare velocissimamente per dimenticare di essere stato ad un centimetro dal traguardo. Anche se sembra più affaticato è il primo a brekkare nel quinto gioco, ma gli ultimi game sono quasi un calvario che sicuramente non merita. Carlos brekka nel successivo e all’ottavo gioco vincendo un match che aveva praticamente perso.

Sinner ci lascia un amaro in bocca inconsolabile. Alcaraz incontrerà in semifinale Tiafoe che ha sconfitto in tre set Rublev.

Alcaraz-Sinner 6-3 67-7 60-7 7-5 6-3