Al Masters 1000 di Indian Wells si completano i sedicesimi di finale. Berrettini incontra il sudafricano Harris

15 Marzo 2022
Sandro Columbaro

Ci aspetta un’altra lunga serata pronta a sfociare nella notte: sedicesimi di finale della parte bassa del tabellone. Il programma è interessante, non solo per la presenza di Berrettini, ma non è agli stessi livelli del precedente perché quasi tutti i player migliori sono posizionati nella parte alta.

Tra i giocatori rimasti ce ne sono solo quattro tra le prime sedici teste di serie: Berrettini (6), Rublev (7), Hurkacz (11) e Schwartzman (14). Kecmanovic, van de Zandschulp e Paul non sono teste di serie, Munar è un qualificato, Johnson è una wild card.

Difficile trovare tra gli otto match la partita della giornata. Dal punto di vista tecnico quella che più mi attrae è Bublik (31)-Dimitrov (33). Non dovrebbe mancare lo spettacolo. Definirei entrambi mine vaganti, giocatori imprevedibili.

Il kazako pare più in forma e finalmente deciso a fare sul serio. Con Murray non si sono visti i suoi soliti giochetti. E’ sembrato centrato e concentrato. I precedenti danno in vantaggio Bublik per 2 a 1.

Munar-Fritz (20) mi sembra invece uno degli incontri più scontati. Se si giocasse sulla terra rossa lo spagnolo potrebbe anche avere delle possibilità. A Indian Wells dove l’anno scorso Taylor arrivò in semifinale l’esito credo sia abbastanza prevedibile.

Un altro match che vedo chiuso è quello tra Johnson e Hurkacz (11). L’unico precedente è vecchio di quasi tre anni. Da allora il polacco è diventato un giocatore vero, mentre lo statunitense è scivolato in classifica. E’ anche vero che quando gioca sul cemento statunitense Steve si rigenera. Non penso tuttavia che possa bastare.

Schwartzman (14)-Isner (23) è una partita tra opposti non solo dal punto di vista fisico. L’unico precedente si giocò a Parigi-Bercy oltre quattro anni fa. Si giocarono due tie-break, potrebbe servire anche questa volta. A fare la differenza potrebbe essere la qualità della risposta al servizio da parte di Diego.

Se si guarda solo la classifica e il valore dei giocatori il favorito tra Tiafoe (28) e Rublev (7) non può che essere il moscovita. Se tuttavia si analizzano i precedenti si scopre che lo statunitense ha battuto Andrej non solo all’ultimo U.S Open ma anche quando erano ragazzini.

Si può quindi immaginare che il moscovita soffra la personalità di Frances, capace di attrarre a sé il consenso del pubblico soprattutto quando gioca in casa. A guardare i risultati anche solo dell’ultimo mese non ci dovrebbe essere partita ma non credo che sarà così.

Kecmanovic-van de Zandschulp è l’unico match dei sedicesimi di finale che si gioca tra due non teste di serie. Non si sono mai incontrati. Dovrebbe essere un bell’incontro perché sono giocatori da caratteristiche tecniche diverse. Difficile fare una previsione. Li considero dei buoni giocatori dal rendimento alterno. L’olandese ha molta meno esperienza di tennis importante.

Partita difficile da decifrare anche quella tra De Minaur (29) e Paul. Per Paul, talento discontinuo che ha sconfitto Zverev nel turno precedente, il match contro De Minaur può essere considerato una prova del nove. Il loro unico incontro risale a quando erano ragazzini. Il risultato, nettissimo a favore di Paul, spero non faccia testo per l’allievo di Hewitt.

Ho lasciato per ultimo l’incontro che ci riguarda più da vicino, quello tra Harris (30) e Berrettini (6). Il sudafricano ha iniziato la stagione come peggio non poteva, mentre l’anno scorso ha battuto avversari di un certo prestigio.

Matteo contro Rune non è apparso ancora in forma. Purtroppo si ferma troppe volte durante la stagione. Non credo comunque che dovrebbe avere particolari problemi contro l’Harris degli ultimi mesi. Parte sicuramente con i favori del pronostico.

La giornata di ieri e della scorsa notte prometteva un tennis stellare e l’ha mantenuto. Per oggi credo che perlomeno vedremo alcuni buoni incontri.