L’Australian Open attraverso gli eventi e i protagonisti da ricordare

2 Febbraio 2022
Sandro Columbaro

Cosa ci ricorderemo fra tre anni dell’edizione 2022 dell’Australian Open? Sicuramente la questione poco edificante di Djokovic nella quale non ha vinto nessuno, il doppio quarto di finale raggiunto da Berrettini e Sinner, ma soprattutto lo straordinario successo di Nadal che in rimonta ha battuto Medvedev.

Successo che pone il maiorchino tra i più grandi sportivi del nuovo secolo. Vittoria alla quale, l’ha ripetuto più volte e non c’è alcun motivo per non credergli, neanche lui pensava prima di mettere piede in Australia.

C’è riuscito nonostante un lungo periodo di riposo e di riabilitazione. Rafa ha saputo andare oltre l’ostacolo con la grinta che gli riconosciamo, grazie ad un’etica del sacrificio che è umana prima ancora che sportiva. Ha creduto e scommesso su se stesso e ha vinto ancora una volta.

Berrettini e Sinner sono stati straordinari. Ne ho parlato abbastanza dettagliatamente in pezzi precedenti. In quest’analisi finale non mi rimane confermare che sono stati unici nella storia del tennis italiano per i risultati raggiunti nello Slam Australiano.

Qualcuno addirittura sperava in una finale tutta colorata d’azzurro. Era chiedere troppo ma non possiamo completamente escluderlo per un tempo futuro.

Non credo che potremmo avere altri ricordi nitidi. Saranno comunque sufficienti per capire che è stata un’edizione unica, iniziata molto prima del 17 gennaio, il giorno che è incominciato il torneo.

Non sappiamo quali saranno le decisioni future di Djokovic ma non credo che vorrà vedere il suo rivale correre troppo avanti nei titoli Slam. A oggi Rafa è a +1 e fino a qualche mese fa nessuno lo avrebbe nemmeno minimamente pronosticato. Sono sicuro che Nole, o chi per lui, rifletterà su alcune decisioni prese. Una rivalità lunga un quindicennio non finirà con la resa senza poter giocare, perché di questo si tratta, di uno dei due duellanti. Il Roland Garros ci dirà qualcosa di più preciso.

Già in queste ore indiscrezioni giornalistiche – quindi assolutamente nulla di ufficiale che venga dal suo staff – confermerebbero quanto ho appena scritto.

Molti pensavano che Zverev potesse finalmente vincere il primo torneo Slam dopo una seconda parte di 2021 da far brillare gli occhi anche a chi non credeva più in lui. Sascha ci ha smentito ancora una volta con una prestazione incolore. Ha perso in modo abbastanza netto da Shapovalov.

Il canadese ha giocato un ottimo quarto di finale contro Nadal riuscendogli a recuperare due set. Rafa ha ripreso fiato e ha chiuso, non senza soffrire, meritatamente.

Il canadese certe volte illude e in altre gioca molto sottotono rispetto all’immenso talento che Madre Natura gli ha donato. Dopo la semifinale di Wimbledon dello scorso anno era quasi scomparso.

Il gemello diverso Auger-Aliassime stava per fare il colpaccio. Un ace di Medvedev al quarto set, sul match point per il canadese, lo ha impedito. Felix comunque sta migliorando il suo rendimento nei tornei Slam. Lo confermano in successione i quarti di finale di Wimbledon e la semifinale di Flushing Meadows 2021.

Almeno i quarti di finale sono ormai alla sua portata senza grandi difficoltà. Manca ancora qualcosa dal punto di vista tecnico e anche di spirito. Un po’ più di cattiveria tennistica non gli farebbe male.

Medvedev non è stato lontanissimo dal vincere il secondo titolo Slam consecutivo. La sconfitta contro Nadal, se al momento non può che avergli bruciato tantissimo, nei mesi lo farà riflettere. Il crollo nel set finale, quasi dominato da Rafa, è inspiegabile considerando che tra i due ci sono dieci anni di differenza. Era incredibile vedere al quinto set Nadal saltare come un grillo e Medvedev farsi massaggiare i muscoli delle gambe quasi ad ogni cambio di campo.

Tsitsipas, in ritardo di preparazione dopo l’operazione al gomito, ha fatto un ottimo torneo. Onestamente non credevo riuscisse ad arrivare in semifinale. L’ha sicuramente meritata perché ha battuto Fritz contro il quale ha rischiato ma ha giocato un quarto di finale con Sinner che ha rasentato la perfezione.

Aspettando Federer, lui è convinto di tornare per vincere, e Alcaraz i cui successi non mancheranno fra non molto tempo, anche se il primo Slam dell’anno è finito non possiamo distrarci. La giostra del tennis continua a girare e i prossimi appuntamenti importanti sono più vicini di quanto possano sembrare.