L’Italia batte la Francia ed è in semifinale alla Atp Cup

3 Febbraio 2021
Sandro Columbaro

Già inserito il 3 febbraio 2021 su facebook

Dopo aver assistito al deludente esordio di Fognini contro Novak erano sicuramente pochi quelli che pensavano che avremmo esultato per la qualificazione alle semifinali della Atp Cup. Contro la Francia sapevamo che i match di singolare sarebbero stati determinanti. Non ci saremmo potuti permettere distrazioni. Un eventuale incontro di doppio sull’1-1 contro Mahut-Roger-Vasselin sarebbe stata un’incognita non di poco conto.

I quattro singolaristi di Italia-Francia, ognuno per motivi diversi e non solo legati alla pandemia, hanno giocato poco dopo il lockdown. Il 2021 è per loro un vero e proprio ritorno all’attività che non è mai facile da affrontare anche per player esperti.

Paire ha giocato negli ultimi mesi di stagione sei tornei. Ha vinto solo un incontro al Roland Garros, per due volte si è ritirato.

Il coronavirus non lo ha risparmiato con lunghi periodi di positività e relativa quarantena fino a Melbourne dove è stato costretto per quasi tutto il tempo in una stanza d’albergo.

Fognini è rientrato al torneo di Kitzbuhel dopo l’operazione in artroscopia alle caviglie. Ha poi giocato in precarie condizioni Roma, Amburgo e il Roland Garros vincendo solo un match. E’ risultato positivo al coronavirus quando si trovava in Sardegna. Nei primi giorni dell’anno ha disputato il torneo di Antalya dove è stato sconfitto al tie-break del terzo set da Chardy.

Date queste premesse e le caratteristiche tecniche dei due player non ci potevamo aspettare un incontro nel quale avrebbe potuto dominare la continuità di rendimento. Paire ha perso il proprio servizio sull’1-1 facendo quattro doppi falli consecutivi. Da lì per il giocatore di Arma di Taggia la partita è sembrata in netta discesa e facile da portare a casa. Alcuni colpi spettacolari e vincenti, una buona prima, e una discreta tenuta fisica gli hanno permesso d’incamerare un vantaggio determinante che lo ha issato fino al 6-1 3-0.

A Fabio sappiamo che gli esiti scontati non piacciono. Il transalpino ha migliorato il rendimento al servizio e da fondo e ha giocato diverse palle corte vincenti fino a ritrovarsi, complici troppi errori di Fognini e una prima diventata deficitaria, in vantaggio per 5-3 e servizio.

Il nostro vicinissimo al terzo set ha mostrato la voglia matta che ha di tornare a competere ai più alti livelli. Ha ottenuto il 4-5 con un bellissimo passante di diritto in corsa e non ha rischiato nulla al tie- break che ha chiuso per 7 punti a 2.

Molti ricorderanno, nel match Monfils-Berrettini a Flushing Meadows del 2019, il tie-break del quinto set che permise a Matteo di farsi conoscere non solo in Italia. Quella partita giocata con l’impeto del guerriero permise al giovane romano di prendere vera consapevolezza del proprio valore e fu l’input determinante per arrivare alle Finals di Londra. Allora entrambi venivano da una stagione molto lunga e giocata bene.

Quella di questa notte è stata una partita ovviamente diversa perché si sono incontrati due player che stanno provando a ritrovare le buone sensazioni sul campo dopo gli ultimi mesi non positivi.

Gael dopo un inizio 2020 da incorniciare – vittorie a Montpellier e Rotterdam e semifinale a Dubai – negli ultimi mesi ha giocato solo gli Internazionali d’Italia, Amburgo, il Roland Garros e Vienna uscendo sempre al primo turno. Berrettini nel post lockdown ha giocato sicuramente di più e meglio ma ha come unici risultati da salvare gli ottavi a Flushing Meadows e i quarti al Foro Italico.

Gael a inizio match sentiva meglio la palla tanto da portarsi sul 4-1 0-30. Matteo ha ritrovato col passare degli scambi punti e fiducia fino a concludere in 43 minuti, con la conquista di cinque giochi consecutivi, il primo set. Ha chiuso il match con un perentorio 6-2 ma il punteggio non deve ingannare. Gli scambi sono stati lunghi e Gael, che non è sembrato l’ombra di se stesso, ha giocato quasi alla pari e lottato fino all’ultimo. In semifinale incontreremo quasi sicuramente la Spagna. Vedremo se Nadal sarà della partita. Bautista e Carreño offrono comunque alte garanzia agli iberici.