Al torneo Atp 250 di Doha arrivano in finale Bautista Agut e Basilashvili come nel 2021

18 Febbraio 2022
Sandro Columbaro

Certe volte la storia si ripete. A Doha si giocherà la rivincita della finale dello scorso anno.

Nel marzo scorso a vincere il torneo di Doha fu Nikoloz Basilashvili. Il successo arrivò improvviso perché il georgiano veniva da una serie di risultati molto negativi. Nei quarti di finale sconfisse il rientrante Federer, in finale Bautista Agut che evidentemente da quelle parti si trova particolarmente a suo agio visto che anche quest’anno sta giocando molto bene. Ha lasciato un game a Murray e due a Davidovich Fokina. Giocherà la seconda semifinale contro Khachanov.

La prima la giocano il francese Arthur Rinderknech e Nikoloz Basilashvili (3). Il francese per arrivarci ha sconfitto al secondo turno Bublik (7) e poi Shapovalov (1) che continua a deludere. Il georgiano dopo aver sconfitto Elias Ymer sempre al secondo turno ha dovuto lottare a fondo per avere la meglio dell’ungherese Fucsovics.

Il georgiano contro il francese gioca solido e potente, trova angoli stretti. Il player della Provenza ha dalla sua un gioco votato all’attacco. Il suo problema è che spesso i colpi di Nikoloz non lo mettono in condizione di trovare tempo e posizione.

Lo strappo per il georgiano arriva al quinto gioco. Gli basta per vincere il primo set. Chiude con un ace.

Anche il secondo set nasce sotto una buona stella a favore di Basilashvili che strappa subito il servizio a 0. Il georgiano continua giocare a tutto braccio, la potenza dei suoi colpi non fa sconti. Il francese deve giocare sovraritmo e spesso in posizione sbilanciata con il corpo. In pochi minuti perde per la seconda volta il servizio.

Troppa la differenza in campo. Quando Nikoloz gioca come sa, nel 2022 fino a questa settimana non c’era mai riuscito, diventa un avversario difficile per tutti. Il francese, sconsolato, non ha quasi più risorse da mettere in campo. Chiude Basilashvili con un ace e con un buon diritto che l’avversario non riesce a contenere.

Basilashvili-Rinderknech 6-4 6-2

Come ho detto Bautista Agut (2) finora ha lasciato ai suoi due malcapitati avversari poche briciole. Bautista lo vedo favorito ma non credo che la partita con Karen Khachanov (6) che finora ha battuto Mc Donald, Ruusuvuori e Cilic, possa essere molto semplice.

La strategia del moscovita è quella di chiudere gli scambi il più velocemente possibile. Nei primi giochi ci sta riuscendo molto bene. Brekka al terzo game, ha due opportunità al quinto gioco per il doppio vantaggio e brekka nuovamente al settimo gioco a 0. Sta regolando i ritmi di gioco degli scambi. Finora lo spagnolo non è riuscito a tenerli.

Karen chiude il primo set in 39 minuti nei quali il giocatore di Castellon de la Plana è parso spesso in ritardo e poco centrato in termini di regolarità e continuità, le sue armi migliori.

Nel secondo set terzo game da brividi nel quale il giocatore valenciano salva, anche con la complicità del moscovita, sette palle break. Ma è Karen finora a giocare meglio, a pennellare con il rovescio e a trovare angoli vincenti con grande profitto.

Improvvisamente Khachanov, come ogni tanto gli capita in carriera, si addormenta e si fa superare dallo spagnolo che sfrutta la prima palla break del match al sesto gioco. Ora Roberto sembra liberato da ogni paura e la sua palla corre veloce, il suo volto è più disteso. Consolida il break vincendo a 0 il successivo. Con un altro gioco a 0 nel nono Bautista fa suo il secondo set.

Nei primi game del terzo la partita vive il periodo di maggiore equilibrio. Difficile fare un pronostico. Non ci sono palle break ma solo alcuni sporadici momenti di difficoltà superati con qualche brivido ma nulla più. 3-3. L’equilibrio continua anche nei giochi successivi. Il livello del match si è sicuramente alzato. Molti i vincenti soprattutto per chi è al servizio.

La svolta forse definitiva arriva abbastanza improvvisamente all’undicesimo gioco quando Bautista strappa il servizio a Khachanov grazie ad una serie di attacchi precisi e vincenti. Spesso il russo nei momenti decisivi si perde. E’ successo anche questa volta contro un avversario che dal punto di vista mentale è sicuramente un campione di primissimo piano.

Per Roberto Bautista Agut è la terza finale a Doha, la diciannovesima in carriera.

Bautista Agut-Khachanov 2-6 6-3 7-5