C’era qualcuno sano di mente che poteva pensare anche solo per un istante che Jannik Sinner potesse perdere dal n° 2 d’Austria Dennis Novak, che con Thiem ha in comune solo una lunghissima amicizia, lo stesso luogo di nascita e la medesima età? Non credo.
Tra i due c’è una differenza tecnica tale che Jannik non ha dovuto esprimere il suo miglior tennis. Si è limitato a controllare il match e a forzare solo nei momenti nei quali decideva di alzare l’asticella così in alto da non permettere all’austriaco il salto.
Non ha subito break anche se ha concesso nel match sei palle break. In quei momenti ha giocato al meglio, non ha permesso all’avversario di allungare la partita. Non si è concesso distrazioni e ha risparmiato energie psicofisiche che sicuramente gli torneranno utili già da domani quando incontrerà Ruud, avversario diretto per la Race to Torino. Una vittoria gli spianerebbe la via dandogli sicurezza, ma ovviamente non significherebbe ancora certezza di nulla.
Per la cronaca a Sinner sono bastati un break al settimo game nel primo set e due nel secondo fatti nei primi due turni di servizio di Dennis per uccidere la partita. Insomma una buon allenamento per domani quando dovrà dare il meglio di sé per battere un avversario che è ancora alle prime partite sui campi indoor ma che sta imparando in fretta.
Per attitudine e per quello che ha fatto vedere negli ultimi dieci giorni Sinner potrebbe essere il favorito anche se il norvegese è avanti in classifica. Il match si presenta come una dura battaglia. Insieme a Berrettini-Alcaraz è il quarto di finale più interessante. Dovrebbe chiudere la giornata.
Sinner-Novak 6-4 6-2
