Atp Cup 2022 day 2. Vincono anche Russia, USA e Gran Bretagna

2 Gennaio 2022
Sandro Columbaro

La partita del day 2, per pathos e livello del gioco, è stata quella della vittoria di Ugo Humbert contro il numero 2 del mondo Daniil Medvedev che comunque non è bastata a dare alla Francia il successo contro la Russia.

Prima di lui Roman Safiullin, n°2 della squadra russa per le assenze di Rublev, Karatsev e Khachanov, aveva battuto Arthur Rinderknech in un match nel quale, perso il primo set, ha saputo giocare a braccio sciolto le palle importanti, con le quali ha salvato molte palle break.

Buone accelerazioni sempre in spinta e senza paura gli hanno permesso prima di vincere il secondo set con un break decisivo al dodicesimo gioco e poi conquistare abbastanza agevolmente il terzo quando il francese è sembrato a corto di energie.

Tornando al match tra Medvedev e Humbert devo dire che il francese, che ha saltato l’ultima parte di stagione, raramente l’avevo visto giocare con tanta precisione. Aggressivo, timing perfetto con il diritto che gli ha portato tantissimi punti ma anche un’ottima prestazione di rovescio.

E’ stato bravo a non scoraggiarsi – quanti lo avrebbero fatto dopo aver perso il primo set al tie-break? – e a continuare a praticare un tennis ad altissimo rischio e con un numero molto importante di vincenti giocati a grandissima velocità che non davano modo e tempo al russo di difendersi.

Ugo si è fatto rimontare nel tie-break del primo set quando si trovava in vantaggio per 4-1 ma non si è perso d’animo nonostante il secondo, per come era iniziato, non sembrava promettere niente di buono. Ha recuperato dallo 0-3 e ha piazzato il break decisivo all’undicesimo gioco. Nel terzo set dopo break e controbreak iniziali l’incontro è filato liscio fino al 6-6 quando il giocatore di Metz ha preso il sopravvento che lo ha portato prima sul 6-1 per concludere la prestazione con un prezioso 7-2.

Se i francesi avessero presentato i recenti vincitori delle Atp Finals di Torino Mauht–Herbert credo che per Medvedev e Safiullin sarebbe stato molto difficile ribaltare il pronostico. Contro Martin/Roger-Vasselin l’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Sono bastati due break decisivi a set, al nono gioco in entrambe le occasioni, per fare la differenza. Comunque quest’anno per la Russia sarà molto difficile ripetersi nonostante le spalle di Medvedev siano abbastanza forti.

Le partite del day 2 sono state risolte tutte dal terzo incontro, tranne Stati Uniti–Canada che ha visto Isner e Fritz vincere per 3-0. John Isner si aspettava Shapovalov che pur non essendo più positivo al Covid ha lasciato la mano a Brayden Schnur, n°238 della classifica mondiale. La vittoria di John è stata netta, il risultato perentorio.

Isner si è affidato come al solito al servizio che è stato ben utilizzato anche con le seconde per non dare opportunità al canadese che ha fatto vedere discrete risposte e alcuni vincenti nonostante ci siano almeno due spanne a favore del player di Greensboro. Il match è durato poco più di un’ora e il canadese ha avuto solo una possibilità per strappare, senza riuscirci, il servizio a John.

Dobbiamo concedere una nota di merito a Taylor Fritz che è riuscito a tenere alta la concentrazione nonostante abbia perso il primo set dopo che si era trovato in vantaggio per 6-2 nel tie-break contro Felix Auger. Chirurgici e puntuali sono arrivati i break nelle uniche opportunità che ha avuto Fritz. Nel secondo set al terzo game e nel terzo al settimo.

Nel secondo e nel terzo set Taylor si è mostrato più continuo e meno falloso del canadese che ha sbagliato molti gratuiti di diritto. E’ chiaramente presto per pronunciarsi ma Auger continua ad avere all’interno della stessa partita ancora troppi alti e bassi che finiscono per condizionarlo insieme ad alcune scelte tattiche non sempre opportune.

Taylor negli ultimi mesi è invece un giocatore che ha mostrato diversi miglioramenti sia dal punto di vista tecnico che come tenuta mentale. Mi sembra pronto per un ulteriore salto di qualità che lo potrebbe far entrare nella top 15.

Il successo della Gran Bretagna contro la Germania porta sicuramente il nome di Daniel Evans, fondamentale sia nel primo singolare contro Jan-Lennard Struff che nella partita decisiva del doppio.

Spesso il tedesco non è in giornata. Oggi ha giocato veramente male anche perché è stato messo in difficoltà dal tennis quasi d’altri tempi del player di Birmingham. I break decisivi sono arrivati al quarto e al sesto gioco nel primo set e al primo e al terzo game nel secondo.

Dopo il successo abbastanza netto di Sascha Zverev contro Cameron Norrie – ha avuto bisogno del primo set per prenderne le misure – uno scatenato Evans è sceso di nuovo in campo spalleggiato da Jamie Murray, doppista di razza.

Anche se la Germania ha provato la carta Zverev affiancato da Kevin Krawietz i britannici si sono dimostrati superiori fin dalle prime battute. Hanno mostrato un maggior affiatamento e soprattutto più attitudine a giocare questo tipo di competizione. I break decisivi sono arrivati nel primo set al quarto game, mentre nel secondo al terzo.

Gruppo B
Russia-Francia 2-1
Safiullin-Rinderknech 2-6 7-5 6-3
Humbert-Medvedev 65-7 7-5 7-62
Medvedev/Safiullin-Martin/Roger-Vasselin 6-4 6-4

Gruppo C
USA-Canada 3-0
Isner-Schnur 6-1 6-3
Fritz-Auger 66-7 6-4 6-4
Fritz/Isner-Auger/Shapovalov 6-4 6-4

Gran Bretagna-Germania 2-1
Evans-Struff 6-1 6-2
Zverev-Norrie 7-62 6-1
Evans/Murray-Krawietz/Zverev 6-3 6-4