Il Miami Open, cenni sulla sua storia

27 Marzo 2021
Sandro Columbaro

Già inserito il 27 marzo 2021 su facebook

Il Miami Open che si gioca nell’Hard Rock Stadium di Miami Gardens dal 2019, l’anno scorso non fu disputato a causa del covid, è giunto alla sua 36ma edizione. Nacque come una sfida, il sogno di Butch Bucholz tennista statunitense che sul finire degli anni ’60, dopo essere stato ottimo giocatore di Coppa Davis, formò insieme a Newcombe, Roche, Pilic, … La troupe, famosissima ai tempi, degli “Otto Belli”.

Il torneo, la cui prima edizione si giocò nel 1985 a Delray Beach, era unico perché aveva il desiderio di avvicinarsi agli Slam. Era il primo grande evento dell’anno quando l’Australian Open si giocava ancora a dicembre. Tabellone a 128 giocatori e un montepremi di 1 milione e 800 mila dollari che, grazie allo sponsor della Lipton che credette molto nell’evento, ai tempi era dietro soltanto a quello di Wimbledon e degli U.S. Open.

La prima edizione vide una finale tra due giocatori statunitensi e il successo di Tim Mayotte, player proveniente dall’Università di Stanford dove si era laureato in storia. Molti ricorderanno Tim, giocatore dal temperamento aristocratico, che sull’erba londinese riusciva ad esprimere al meglio il suo gioco serve & volley. La semifinale a Wimbledon nel 1982, molti altri ottimi piazzamenti sui campi di Church Road e la vittoria al Queen’s nel 1986 ne rappresentano la migliore testimonianza.

Dopo una seconda edizione giocata a Boca West e vinta da Lendl, il torneo trovò sede a Key Biscayne fino al 2018. Il Miami Open è stato vinto dai migliori. Penso ad Agassi (6 volte), Sampras (3). Straordinaria fu la finale del 2005 che vide il successo di Federer che recuperò due set al diciottenne Nadal. Il maiorchino dopo due mesi andrà a vincere il primo titolo del Roland Garros.

Roger si ripeté altre tre volte – due anni fa vinse facile su Isner –. Djokovic ha vinto sei delle sette finali alle quali ha partecipato, la prima non ancora ventenne nel 2007 e l’ultima nel 2016 su Nishikori. Nole perse nel 2009 contro Murray che si ripeté nel 2013 battendo Ferrer al tie-break del terzo set. Nadal è stato sconfitto nelle cinque finali alle quali ha partecipato.

In questa edizione mancano lo svizzero, il maiorchino e il serbo. Il favorito potrebbe essere Medvedev, con Rublev, Karatsev e Tsitsipas nella parte bassa del tabellone da tenere d’occhio.

Una sorpresa clamorosa, che sconvolge i piani prestabiliti, sarebbe un bel segnale per il tennis mondiale in questi tempi di pandemia.