Manolo Santana, il primo grande campione spagnolo

30 Dicembre 2023
Sandro Columbaro

Il primo idolo delle folle tennistiche spagnole fu Manuel Santana, nato a Madrid il 10 maggio 1938 da una famiglia poverissima.

Fu lui, capace di vincere sia sulla terra rossa che sull’erba, a far conoscere la bellezza del nostro sport al popolo iberico, diventando negli anni ’60 il nuovo principe delle folle sportive ancora più dei calciatori e dei toreri.

Da bambino nel Tennis Club Velázquez, dove faceva da raccattapalle, incontrò il señor Romero che impressionato dalla sua magrezza e dalle capacità lo aiutò a diventare un campione. Incominciò a mangiare regolarmente e ad allenarsi con continuità.

Il 27 maggio 1961 fu il giorno della sua consacrazione, il 1° luglio 1966 quello dell’apoteosi.

Nel 1961 il pubblico francese aspettava la ripetizione della finale giocata qualche giorno prima da Nicola Pietrangeli e Rod Laver agli Internazionali d’Italia. A sorprenderli ci pensò Manolo che sconfisse l’australiano in semifinale e l’italiano in finale, entrambi al quinto set. Dopo la vittoria contro Nicola mentre lo abbracciava, pianse lacrime calde di liberazione. Il 30 maggio 1964 si ripeté sempre a Parigi, sempre contro Nicola. Quel giorno era lui il favorito, vinse in quattro set.

L’apoteosi la raggiunse sulla superficie a lui più ostica: l’erba.

Il successo di Forest Hills nel 1965 l’ottenne grazie alle vittorie in semifinale contro il giovanissimo studente di economia Arthur Ashe e battendo all’ultimo atto il sudafricano Cliff Drysdale.

La vittoria che lo ha consacrato tra i più grandi giocatori europei di tutti i tempi l’ottenne a Wimbledon il 1° luglio del 1966. In quell’edizione la dea bendata non lo abbandonò. I favoriti australiani furono mano a mano eliminati e Manolo giocò la finale contro lo statunitense Dennis Ralston che sconfisse in tre set.

Il giocatore di Madrid e il romano sono rimasti amici fraterni per tutta la vita. Manolo ci ha lasciati l’11 dicembre 2021.