Nella finale pivot del torneo Atp 250 di Houston vittoria meritata di Opelka che batte Isner in due set

10 Aprile 2022
Sandro Columbaro

Cosa dobbiamo aspettarci da una partita, la loro prima finale oltretutto sulla terra battuta, tra Reilly Opelka (3) e John Isner (4) se non diversi ace, servizi vincenti, discese a rete, scambi rapidi ma non sempre precisi?

Questo è il copione dei loro match che non a tutti piacciono, pochissimo agli esteti del tennis che vorrebbero vedere qualcosa di più raffinato.

Nel tennis di oggi loro comunque ci stanno bene. Opelka è un tennista in ascesa, mentre Isner nonostante i quasi trentasette anni, soprattutto quando gioca negli Stati Uniti, si esprime ancora su buoni livelli. Rimane sempre un giocatore difficile da affrontare e da battere.

Non mi stupirei, anche se non so se il nostro sport ci guadagnerà molto in termini di spettacolo, se vedessi Opelka intorno alla decima posizione e magari anche alle Atp Finals nel giro di un paio di anni.

Nei loro confronti diretti i tie-break si sprecano. Oggi all’ottavo gioco c’è stato il break. L’ha fatto Reilly alla quarta opportunità. 6-3 Opelka in 39 minuti.

Non posso dimenticare di dire che questa finale si sta giocando con il vento che rende difficile controllare le traiettorie. I loro movimenti sono abbastanza veloci ma un po’ goffi, soprattutto quelli di Opelka. Alle loro altezze – attorno ai 2 metri e dieci centimetri – giocare a tennis non deve essere facile per niente.

Il pubblico in certi momenti sembra divertirsi, in altri si sente qualche oh di disappunto. Loro sono abituati a vederli giocare e conoscono poco la tradizione della terra battuta. Per gli spettatori statunitensi il tennis è cemento, molti anni fa anche erba.

Nel secondo set lo score segue l’andamento del servizio ma con una differenza. Opelka si avvicina spesso al fuoco ma per adesso non si è ancora bruciato. Ha dovuto annullare sette palle break e c’è riuscito sempre con buona disinvoltura e sapendo rischiare. Isner solo una all’undicesimo game ma poteva essere pericolosissima perché avrebbe portato Opelka a servire per il match. E sia jeu decisif.

Tie break. Un punto, un errore solo anche di pochi centimetri può fare la differenza in un mach tra due aceman come sono loro. 6-4 Isner, due set point per il player di Greensboro. Annullato il primo e anche il secondo con un passante basso. Girano sul 6-6. Si capovolge la situazione. Sull’8-7 Opelka chiude al primo match point. 9-7. 7-67 Opelka.

Per Opelka una vittoria, la prima sulla terra battuta, meritata perché ha saputo giocare meglio nei momenti determinanti, quando si trattava di annullare palle break.

Opelka-Isner 6-3 7-67