Ai quarti di finale del Challenger di Napoli sono ancora in gioco cinque italiani

7 Ottobre 2021
Sandro Columbaro

Il torneo Challenger di Napoli mostra diverse ipotesi di interesse. Mentre i migliori giocatori italiani sono impegnati ad Indian Wells, questo evento è sicuramente una vetrina importante e una opportunità per quei player che non hanno la classifica o non se la sono sentita di sobbarcarsi, a stagione quasi conclusa, un viaggio molto lungo con destinazione California.

C’era chi sognava la California e chi più prudentemente preferisce la terra rossa e la possibilità di vincere qualche migliaia di euro e un discreto gruzzoletto di punti che possono tornare molto utili per riguadagnare posizioni o scalare, anche se un po’ lentamente, la classifica Atp.

Ad esempio Travaglia (1) in crisi di risultati nei tornei del circuito maggiore – solo un numero irrisorio di vittorie dopo la bella finale raggiunta a Melbourne nel torneo di preparazione al primo Slam dell’anno – ha preferito giocare nelle ultime settimane alcuni tornei Challenger. La scorsa settimana ha vinto a Sibiu.

Oggi Stefano ha battuto facile facile, solo quattro game persi per strada, Cobolli che è il giocatore nato nel 2002 – escluso ovviamente Musetti – che nell’ultimo anno ha fatto meglio. Il player di Ascoli ha giocato in modo impeccabile da fondo con colpi profondi e veloci che non hanno lasciato opportunità a Flavio che deve crescere ancora molto al servizio ed essere più continuo. Il tennis non gli manca di certo.

Pellegrino e Moroni (7), altri esempi più giovani e con una carriera tutta da costruire, hanno fatto bene a scegliere Napoli come passo ulteriore nella scalata del ranking che settimana dopo settimana, anche se il pugliese e il romano sono ancora troppo discontinui nei risultati, li sta portando verso posizioni abbastanza interessanti in prospettiva futura.

Pellegrino ha fatto il risultato di giornata. Ha sconfitto in due set abbastanza rapidi – un break al primo set, due al secondo – il tedesco Hanfmann che alterna Challenger di buon livello all’attività nel circuito Atp. Ricordate la partita–battaglia contro Sonego a Cagliari? Il giocatore quindi non è niente male e Andrea ha dimostrato che sta riprendendo fiducia alla fine di una stagione dalla quale si aspettava risultati migliori. La finale giocata a Lisbona della scorsa settimana è di buon auspicio.

Nel derby Baldi–Moroni l’ha spuntata il giocatore più convinto e sicuro di sé. Filippo sta provando a riemergere da problemi più grandi di lui. Speriamo che riesca a tornare a vincere qualche match che lo possa ricollocare nella sfera tennistica dalla quale in questo momento sembra uscito. Tecnicamente non lo scopro certamente io ma è molto nervoso e in campo si vede.

Moroni è in crescita lenta ma continua sia dal punto di vista tecnico che motivazionale. Ci aspettiamo da lui il salto di qualità che lo possa collocare tra i primi 150 della classifica Atp. Sarebbe un passaggio fondamentale per riuscire a giocare, oltre ai tornei Challenger anche le qualificazioni dei tornei Atp con una certa continuità. A Nur-Sultan si è dovuto ritirare contro Polmans.

A completare il quadro dei quarti di finale ci sono anche il croato Ajdukovic che ha sconfitto lo slovacco Martin (2), Vavassori che ha battuto al tie-break del terzo set il ventenne Arnaldi, Brancaccio che ha avuto la meglio per 6-2 al terzo set del ceco Kolar (5), il bosniaco Basic che ha eliminato alla fine di un match spettacolare e combattuto Bonadio e l’olandese Griekspoor (4) che ha sconfitto in tre set l’americano Ritschard.

Domani si giocheranno i seguenti quarti di finale:
TravagliaVavassori
GriekspoorMoroni
BrancaccioPellegrino
BasicAjdukovic