Al Masters 1000 di Indian Wells il tabellone si è allineato ai sedicesimi di finale. Quali finora le conferme e le sorprese

14 Marzo 2022
Sandro Columbaro

Il torneo di Indian Wells con le partite di ieri si è allineato al terzo turno. Trentadue i player rimasti in campo. Come era prevedibile e già anticipato non sono certo mancate le sorprese, partite lottate e tirate fino al tie-break del terzo set ma anche conferme.

Balza immediatamente agli occhi che la parte alta e quella bassa non sono equilibrate, non solo perché la testa di serie n° 2 del tabellone Djokovic si è dovuta ritirare.

Ben sei incontri del secondo turno sono finiti al tie-break del terzo set. Bautista (15) contro il qualificato statunitense Wolf si è fatto rimontare in un match che stava scivolando abbastanza veloce nel punteggio. Ha salvato una palla match.

Sock dopo anni nei quali si è inabissato uscendo addirittura dalla classifica Atp sembra aver ritrovato la voglia di giocare. Il talento non gli manca ma non è bastato per battere Tsitsipas (5) che lo ha superato al tie-break del terzo set per 7 punti a 5.

Nadal (4) contro Korda è riuscito a vincere grazie all’ennesima remuntada. Lo statunitense è stato bloccato nel finale dalla paura e da alcuni colpi straordinari del maiorchino. Lo strappo finale è arrivato vincendo gli ultimi quattro punti del tie-break.

Cilic (24) contro Kecmanovic si è trovato al tie-break del terzo set in vantaggio per 6-4. Gli ultimi quattro punti del serbo hanno ribaltato una partita che sembrava ormai nelle mani del croato. Cilic spesso si perde nel momento di chiudere.

Una vera sorpresa per me è stata la vittoria del qualificato Munar nel derby spagnolo contro Carreño (16). Che qualcosa stia cambiando nelle gerarchie dei giocatori spagnoli?

Credevamo tutti che il 2022 sarebbe stato l’anno di Zverev (3). Non poteva partire peggio. Sascha è insofferente e probabilmente sente il peso di dover emergere in modo definito. E’ stato sconfitto dal coetaneo Paul che è un buon talento ma ha un peso di palla inferiore a quella del tedesco.

Detto molto velocemente degli incontri che sono finiti sul filo di lana, non posso non accennare ai tre game che lo statunitense Brooksby ha rifilato a Khachanov (25), al bel match tra Shapovalov (13) e Davidovich con la vittoria del primo e all’entusiasmo ritrovato da Kyrgios dopo un periodo molto difficile.

C’è stato l’inaspettato successo, almeno per me, di van de Zandschulp, che gioca sicuramente un tennis molto piacevole ma è ancora un player con poche partite nel circuito Atp, contro Auger (9) e la caduta libera di Karatsev (22) – sconfitta con Johnson che quando gioca negli Stati Uniti riesce ancora a rigenerarsi – che lo scorso anno aveva fatto sperare il mondo del tennis di aver trovato un nuovo talento.

Da oggi iniziano i sedicesimi di finale. Nel prossimo pezzo proverò a capire quali possano essere le partite più interessanti della parte alta del tabellone che si giocherà tra stasera e stanotte.