Al Roland Garros 2023 definiti i quarti di finale

5 Giugno 2023
Sandro Columbaro

Quali prospettive si aprono in questo Roland Garros 2023 che potremmo definire, escludendo ovviamente Djokovic, l’inizio vero di una nuova epoca per il tennis visto che dei big four e dei giocatori che hanno dominato l’ultimo decennio non c’è ormai più traccia evidente.

La parte alta del tabellone è sicuramente più attraente. La sfida Alcaraz (1)-Tsitsipas (5) vede favorito il murciano anche perché dopo la finale all’Australian Open 2023 il greco non ha convinto. Sulla terra rossa non è stato performante come negli ultimi due anni. Ricordiamo che vinse Monte Carlo sia nel 2021 che nel 2022, l’anno scorso arrivò in finale a Roma e due anni fa al Roland Garros.

Quest’anno l’unica finale sul rosso l’ha giocata a Barcellona dove ha perso in modo netto proprio da Alcaraz. I precedenti non darebbero alcuna speranza al giocatore di Atene che con il murciano ha sempre perso, due volte sul cemento americano e due volte nella città catalana.

Non me la sento di dare per scontata la vittoria di Alcaraz perché il greco, che in questo torneo sta giocando bene anche se non ha incontrato avversari particolarmente pericolosi, possiamo definirlo uno specialista del rosso, Stefanos ha potenzialmente le armi e l’esperienza per mettere in difficoltà il murciano che comunque è l’ovvio favorito.

Novak Djokovic (3), finito nel bel mezzo del tabellone per un beffardo gioco del destino, visto che Medvedev vincendo sorprendentemente a Roma gli ha tolto la seconda posizione del ranking, parte con il favore netto del pronostico contro Karen Khachanov (11), l’unico russo rimasto in lizza.

Nove i precedenti con una sola vittoria del moscovita che sconfisse il serbo nella finale di Parigi-Bercy nel 2018. Anche se in questi giorni Novak si sta lamentando del tempo che passa e di alcuni problemi fisici – ogni giorno ce n’è uno diverso – credo che non dovrebbe avere problemi a superare il turno. Il suo potenziale non lo abbiamo ancora visto completamente perché Novak è capace, come nessun altro, di alzare l’asticella a seconda del bisogno anche all’interno della partita.

La prima sfida della parte bassa del tabellone metterà di fronte due giocatori del Nord Europa come il danese Holger Rune (6) e il norvegese Casper Ruud (4) che s’incontrarono nello stesso turno lo scorso anno. Dopo quella partita iniziò una scia di polemiche alimentate dal più giovane che aveva poco gradito alcuni atteggiamenti in campo dell’avversario ed in particolare negli spogliatoi. Credo che abbiano avuto modo di chiarirsi ma è evidente che non si amino a fior di pelle.

Vengono da due periodi molto diversi. Il norvegese ha vinto ad Estoril ma ha fallito, anche abbastanza nettamente, gli obiettivi più importanti di stagione a causa di un ritardo di preparazione. Il danese ha fatto finale a Monte Carlo e a Roma, mentre ha vinto a Monaco di Baviera come l’anno scorso, fu il suo primo successo Atp.

L’impressione che ho è che il norvegese giorno dopo giorno stia riprendendo la forma e quindi per esperienza e attitudine possa essere considerato il favorito anche se l’ultima volta che si sono incontrati il 20 maggio a Roma ha vinto il danese al terzo set dopo quattro sconfitte consecutive.

La seconda sfida della zona bassa del tabellone metterà di fronte Alexander Zverev (22) e l’argentino Tomas Martin Etcheverry. S’incontrano per la prima volta. Tomas è l’unico player che è riuscito ad entrare tra i primi otto senza essere testa di serie.

Il tedesco di origine russa che l’anno scorso si fece male proprio al Roland Garros durante la semifinale contro Nadal ha ricominciato a fare incontri ufficiali solo nel 2023. La rieducazione dopo l’operazione al piede è stata lunga e faticosa. Solo adesso, anche se è sceso molto in classifica, si ricomincia a vedere parte del suo bagaglio tecnico che tuttavia è sempre mancato di qualcosa per essere il numero 1, un vincitore di Slam.

Il ventitreenne argentino di La Plata, attualmente n°49 del ranking è sicuramente il giocatore meno conosciuto rimasto in lizza. Quest’anno ha fatto due finali Atp sul rosso e ha vinto tre tornei Challenger tra il 2021 e il 2022. E’ solo quest’anno che ha fatto quel salto di qualità che secondo me lo può far diventare un avversario abbastanza ostico per il favorito Sascha.