Al torneo di Doha finale Murray-Medvedev. Andy ha battuto il ceco Lehecka mentre Daniil ha vinto ancora con Auger

24 Febbraio 2023
Sandro Columbaro

Jiri Lehecka ha 21 anni. La sfida con Andy Murray è intergenerazionale perché il britannico è trentacinquenne. Quando il ceco nasceva Andy giocava le prime partite internazionali a livello junior. Non si sono mai incontrati.

Lehecka inizia molto male il set. Pronti via e Andy brekka due volte. Il ceco è in confusione tattica. Non regge lo scambio da fondo e a rete si fa spesso passare. Perde i suoi turni di servizio ai vantaggi e a 15.

Il britannico quando serve corre veloce come un treno. Il suo primo ace lo porta sul 4-0. Jiri perde ancora il servizio, non è ancora sceso effettivamente in campo. I gratuiti del ceco da fondo sono continui. Andy in 33 minuti vince il primo set per 6-0. Chi si aspettava Murray provato dalle lunghe partite della settimana si deve ricredere.

Vedremo se adesso il ceco sarà meno emozionato e più competitivo. Lo scozzese non ha sbagliato quasi nulla.

Jiri sembra incominci a carburare. E’ molto più regolare da fondo e serve più sicuro. Il suo gioco ricorda i classici player di scuola ceca anche se non è il caso di scomodare Lendl. Brekka e consolida il vantaggio. Colpisce in modo pulito la palla che corre velocemente. 3-0 Lehecka.

Finora sul suo servizio il ceco nel secondo set ha perso un solo punto. 4-1. Nel settimo gioco con autorevolezza Jiri annulla due palle break e rimane in vantaggio. 5-2. Murray comunque non demorde e resta in scia. 5-3. Andy gioca una bellissima volée ma non gli basta perché la reazione del ceco è sicura e non lascia dubbi su chi abbia meritato la frazione. 6-3 Lehecka.

Prevedo, magari sbaglio, un set più regolare ed equilibrato da parte di entrambi. Andy di suo non cede un punto ma Jiri con il passare dei game pare sempre più sicuro.

La sicurezza del ceco la si vede sia dal punto di vista tattico e anche in difesa dove è ordinato. Andy in questo momento del match sta sbagliando di più. Il diritto del ceco è spesso una sentenza. E’ veloce e ha poco spin, lo usa spesso per scendere a rete. Il quarto gioco è particolarmente combattuto. Murray quando c’è bisogno, sia dal punto di vista psicologico che come capacità di rendere al massimo, non è secondo a nessuno. Controbrekka. 2-2.

Reazione immediata di Jiri che strappa il servizio con un game vinto a 0. 3-2 Lehecka. Il ventunenne consolida il vantaggio dimostrandosi aggressivo e sicuro. Buoni i fondamentali da fondo che vengono utilizzati spesso per scendere a rete. E’ un giocatore che si muove anche molto bene. Murray da ottimo combattente com’è rimane in scia. Chiude il settimo game con un ace. 4-3 Lehecka.

Servizio, diritto e discesa a rete è questa la sequenza che il ceco preferisce quando batte. E’ entrato tardi in partita ma da quando lo ha fatto ha dimostrato di essere un fior di giocatore, migliorato da quando lo avevamo visto in finale alle Atp Finals Next Gen di Milano. 5-3.

La prestazione del ceco è migliorata a vista d’occhio con il passare dei giochi. Nel nono game Murray come spesso gli è capitato in carriera annulla match point e rimane ad un break di distanza. 5-4 Murray. Lehecka esegue con precisione i suoi schemi essenziali ma efficaci. Va sul 40-0 ma Murray non cede e recupera. 40-40. Jiri è tradito dal diritto e lo scozzese con cinque punti consecutivi torna in parità. 5-5.

Andy vince il quarto game consecutivo approfittando di un vero e proprio blocco emozionale e tecnico dell’avversario e si porta almeno al tie-break. A dimostrazione di quanto abbia contato il fattore mentale Jiri ritrova i vincenti. 6-6.

Tie-break che si gioca sul filo di lana. Le emozioni sono continue. Sono 5-5. Chi vince il prossimo punto va a match point. Andy gioca in spinta. E’ suo il primo punto che potrebbe chiudere il match. 6-5. Con un passante il ceco si riporta in parità. 6-6. Ace di Andy. 7-6. Lehecka manda fuori la volée. 7-66 Murray.

Murray con coraggio e con un po’ di fortuna, non manca mai quando si gioca sul filo, porta a casa la 71a finale in carriera. Lehecka è un player dal futuro certo.

Murray-Lehecka 6-0 3-6 7-66

Il canadese Felix Auger-Aliassime (2) non ha mai dimostrato di avere le armi per battere Daniil Medvedev (3). I precedenti sono 5 a 0 a favore del moscovita. L’ultimo match la scorsa settimana ai quarti di finale a Rotterdam con un successo molto facile di Daniil. Come mai tante difficoltà?

Perché Felix che ormai ha fatto dei sicuri passi avanti da quando lo segue Toni Nadal, quando incontra Daniil si trova di fronte un muro di gomma che rimanda indietro quasi tutto. Daniil si appoggia perfettamente sulla palla di Auger mentre se Felix scende a rete, come spesso ha fatto in Olanda, viene quasi sempre passato dai colpi precisissimi dell’avversario.

Nel primo set basta un break iniziale per chiarire immediatamente le idee al canadese che suo malgrado è costretto a rincorrere. Felix ha salvato anche nel fatidico settimo gioco altre due palle break, ma nel corso del game successivo il suo rendimento, soprattutto da fondo, sale. Lo dimostra il controbreak al quale Daniil reagisce immediatamente vincendo gli ultimi due giochi del set. 6-4 Medvedev.

Nel secondo set Medvedev brekka al terzo game e ha diverse occasioni per chiudere, almeno virtualmente il match. Felix reagisce e rimane prima in scia e poi controbrekka nel sesto. Il rendimento di Felix in questa parte di frazione è salito. E’ più sicuro sia al servizio che da fondo. Il jeu decisif è il giusto epilogo. Nel set Auger ha giocato, secondo i suoi canoni, un ottimo tennis decisamente meglio rispetto al primo. 6-6.

Il tie-break viene giocato punto a punto fino al 3-3. Seguono due minibreak. Un passante di controbalzo di rovescio dà a Felix due set point. Daniil li annulla entrambi. 6-6. Felix spreca anche il terzo. Sull’8-7 per Daniil con un diritto lungo di Felix il moscovita chiude il match. 7-67 Medvedev.

Felix ha sicuramente giocato meglio rispetto a Rotterdam ma non è bastato. Daniil si è dimostrato più pronto nei momenti decisivi.

Medvedev-Auger Aliassime 6-4 7-67

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