Alle semifinali del Masters di Cincinnati sono presenti le prime 4 teste di serie. Non accadeva in un 1000 dal 2012

21 Agosto 2021
Sandro Columbaro

Avevo scritto ieri che se le partite fossero andate seguendo le gerarchie, nelle semifinali si sarebbero potuti incrociare le prime quattro teste di serie. E’ quello che è successo. Non era certo impossibile prevederlo ma per quanto possa sembrare strano non succedeva da quando a Shanghai nel 2012 arrivarono Federer, Djokovic, Murray e Berdych. Tanto per cambiare in finale poi giunsero Roger e Nole, cioè i primi due del seeding.

Tornando a oggi vedo un incontro chiuso dal pronostico – il derby russo – mentre il match tra il greco e il tedesco mi sembra molto interessante e incerto.

I precedenti tra Medvedev e Rublev dicono Daniil. Nei tornei Atp si sono incontrati quattro volte tra il 2019 e il 2021 sempre a livello di quarti di finale. Non solo ha sempre vinto Medvedev, ma Andrej non è mai riuscito a togliere un set al suo amico avversario.

Ogni volta che li ho visti giocare la superiorità del moscovita che vive sulla Costa Azzurra mi è sembrata netta. Rublev non ha i mezzi atletici e tecnici per metterlo veramente in difficoltà.

Il tennis di Medvedev è più robusto da fondo, a rete, al servizio e nettamente superiore nella capacità di cambiare schemi, velocità di palla e strategia in corso d’opera.

Credo che Andrej soffra la personalità di Daniil, altro elemento importante che non favorirebbe un match alla pari. Sarebbe una grande sorpresa la vittoria di Rublev.

Sicuramente più intrigante e meno prevedibile la sfida che vedrà impegnati Tsitsipas e Zverev. Dal 2018 si sono incontrati otto volte. Sascha ha vinto la prima sfida e la finale di Acapulco del marzo scorso.

Hanno incrociato le racchette anche nella semifinale del Roland Garros di quest’anno. Il tedesco dopo aver perso i primi due portò il greco a giocarsi la finale in un estenuante quinto set. Stefanos probabilmente lo pagò in termini di energie psicofisiche contro Djokovic che gli recuperò due set.  

L’approdo delle prime quattro teste di serie in semifinale di un Masters 1000, come abbiamo visto, non succedeva da molto tempo e probabilmente bisognerà aspettare ancora tanto perché questo accada nuovamente.

Questo è sicuramente vero, ma c’è dell’altro. Fuori  Nadal, Thiem, Federer per problemi di salute e Djokovic per scelta personale, i migliori giocatori di oggi erano presenti e consapevoli che questo è un torneo importante per testare la propria preparazione e valutare quella degli altri.

Escludendo dal discorso il serbo concentrato a prepararsi per la storica impresa del Grande Slam, bisogna dire che i player che scendono in campo tra stasera e questa notte sono i quattro che hanno fatto meglio durante l’anno, sono stati i più continui. In una parola i migliori. La classifica si sta cristallizzando a loro favore.

Gli unici inserimenti possibili tra i primi quattro sono quelli di Berrettini, ovviamente se sta bene, e di Ruud sul rosso. Gli altri, compreso Hurkacz e Shapovalov, sono indietro anche se capaci di una grande prestazione singola. Quindi, sì il caso ma fino ad un certo punto.