Partite e destini contrapposti per i nostri migliori giovani allo Slam parigino.
Da ieri il predestinato non è più Jannik Sinner. Lorenzo Musetti, che ha giocato oltre due ore di tennis che nessuno immaginava considerando avversario e contesto, è diventato il giocatore sul quale il tennis italiano deve puntare maggiormente se vuole ottenere, in un futuro non molto lontano, risultati strabilianti, innanzitutto sulla terra e poi anche sulle altre superfici.
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Per contro Jannik Sinner ha deluso. Alla scalata nella classifica Atp non avrebbero corrisposto miglioramenti tangibili di gioco. Servizio, volée, palla corta sono improvvisamente diventati colpi scadenti e anche i fondamentali da fondo non sono più efficaci come un tempo, hanno perso aggressività. Il timing, fino a qualche mese fa perfetto, è da rivedere così come la posizione in campo.
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In poche ore sono state riconsiderate e ribaltate verità che venivano date per sicure. Era Sinner la chioccia, era lui il predestinato dal quale Musetti doveva imparare, navigare a scia ma a debita distanza.
L’esaltazione per uno e la delusione per l’altro sono stati rimarcati anche dal fatto che il destino ha voluto che i due giocassero a distanza di pochi minuti uno dall’altro sullo stesso campo contro i due migliori player del mondo.
Quale occasione migliore per fare confronti, parallelismi, paragoni. Dopo la brillante esibizione di Musetti, i primi due set da incorniciare, la prestazione di Sinner è parsa agli occhi di tutti gli osservatori opaca con nemmeno il primo set, nel quale è andato non lontano dal vincerlo, da salvare.
Le certezze sono diventate insicurezze, i ruoli sono stati ribaltati, il loro destino è sembrato improvvisamente rovesciato in un pomeriggio di giugno.
Ovviamente non è così perché non hanno ancora vent’anni e le loro carriere nel circuito sono iniziate da troppo poco tempo.
Nel prossimo giro di danza, su un’altra superficie e con avversari diversi, le sentenze di oggi potrebbero rovesciarsi. E’ importante che ciascuno sappia vivere l’esaltazione e la delusione di ieri nel giusto modo e da lì ricominciare sapendo che la strada è ancora lunghissima.
Entrambi devono studiare ancora moltissimo se vorranno un giorno alzare i trofei Slam.
Già inserito l’8 giugno 2021 nella categoria News