Nella finale del torneo di Montreal Pablo Carreño Busta batte in rimonta Hubert Hurkacz

20 Agosto 2022
Sandro Columbaro

Il trentunenne spagnolo dopo una partenza in salita dimostra superiorità di gioco e vince il primo titolo Masters 1000.

Finale inaspettata ma meritata all’IGA Stadium di Montreal tra Hubert Hurkacz (8) e Pablo Carreño Busta. I precedenti a livello Atp, entrambi giocati l’anno scorso, erano finiti uno a testa.

Buona la partenza del polacco che già nel sesto gioco, approfittando del passaggio a vuoto di Pablo e rispondendo molto bene, è riuscito a brekkare a 0 e a volare sul 5-2. Hubert sfruttando il servizio ha costruito strategie vincenti e ha chiuso il primo set in 31 minuti.

La risposta dello spagnolo è arrivata immediata e complice alcuni errori non fatti nel primo set dall’avversario, ha brekkato nel secondo game e con un parziale di 12 punti a 3 si è portato tre a zero. Il suo rendimento è salito mentre Hubert ha perso parte della sicurezza che aveva nel set iniziale. Nel nono gioco Pablo ha confermato la superiorità dimostrata e ha chiuso la seconda frazione.

Il match è proseguito veloce e abbastanza bello. Nel terzo gioco del set decisivo, in un momento tra buio e follia, Hurkacz ha sbagliato palle che non avrebbe dovuto in un momento così importante consentendo a Carreño di brekkare e consegnando di fatto la vittoria. Il rendimento del polacco è sceso molto e non è sembrato in grado di rimettersi in partita. Pablo è riuscito a brekkare definitivamente nel nono conquistando il primo titolo 1000 in carriera.

Carreño Busta al primo turno ha battuto Berrettini (11), al secondo Rune, agli ottavi Sinner (7), ai quarti il qualificato Draper e in semifinale Evans.

Pablo ha superato nettamente Matteo lasciandogli solo cinque giochi. Dopo aver chiuso il primo set in 38 minuti giocando in modo impeccabile lo spagnolo è partito bene anche nel secondo brekkando nel terzo gioco a 0 e legittimando la vittoria con un altro break nel settimo game. La prova del romano è stata deludente, non ha servito come al solito, si è mosso troppo lentamente e ha compiuto diversi errori di diritto.

Anche l’incontro dello spagnolo con Rune, che proveniva dalla vittoria in due set con Fognini che ha giocato bene solo la seconda frazione, è stato a senso unico. Primo set disastroso per il danese che lo ha perso a 0 mentre nel secondo è riuscito a racimolare solo tre giochi.

Carreño agli ottavi ha incontrato e battuto anche Sinner che proveniva dalla vittoria non esaltante e in rimonta nel turno precedente con Mannarino.

Nel primo set hanno fatto la differenza i due break ottenuti da un centratissimo Pablo al terzo e al settimo game. Jannik ha servito troppo poche prime e ha subito le rapide risposte dell’asturiano che non gli ha consentito di fare il suo solito gioco.

Nel secondo set Sinner ha provato a cambiare le sue strategie ed è sceso maggiormente a rete ma non ha mai impensierito l’avversario che ha tenuto con sufficiente regolarità i primi due turni al servizio fino alla svolta del set e quindi del match avvenuta al quinto gioco dove con una serie di errori gratuiti l’altoatesino ha consegnato di fatto l’incontro.

Ai quarti di finale lo spagnolo ha superato sempre in due set anche il ventenne qualificato inglese Draper. Primo set abbastanza equilibrato con lo spagnolo che pur avendo diverse opportunità per strappare il turno alla battuta al primo e al terzo gioco prima ha subito il break nel fatidico settimo gioco ma poi è riuscito a riportarsi in parità nel decimo. Giusta la conclusione al tie-break che ha visto l’asturiano recuperare tenacemente da 2-3 e vincere il set.

Nella seconda frazione l’inglese ha visibilmente ceduto e dopo aver subito un primo break a 0 al secondo gioco non è riuscito a rientrare in partita. Più combattuto il sesto nel quale Jack ha salvato per due volte il break ma al terzo tentativo ha alzato bandiera bianca perdendo quindi il match.

Decisamente più combattuto l’incontro di semifinale con Evans. Nel primo set dopo un break per parte al settimo e al decimo gioco Pablo è riuscito alla seconda opportunità a passare nell’undicesimo game e quindi a chiudere la frazione.

Equilibrato il secondo set nel quale non ci sono stati giochi vinti a 0 e si sono viste solo tre palle break di cui due hanno consentito ad entrambi di strappare una volta la battuta. Il tie-break ha vissuto fasi alterne fino alla conclusione a favore dell’inglese per 9 a 7.

Tutto è stato rimandato al terzo che ancora una volta ha visto Pablo mantenere alta la concentrazione e, con delle buone battute, scambi asfissianti e precisi, riuscire dopo una prima palla break annullata dall’inglese nel quarto gioco, strappare il servizio nel sesto gioco e definitivamente nell’ottavo.

Hubert Hurkacz (8), partito dal secondo turno avendo avuto il bye, ha superato Ruusuvuori, Ramos Vinolas, ai quarti di finale Kyrgios e in semifinale Ruud (4) in incontri tutti terminati al terzo set.

Nel match con il finlandese Hubert, che è riuscito a mettere in campo diversi ace e ottime prime, ha vinto il primo set nel quale non si sono viste palle break salvo che nel più combattuto sesto gioco nel quale è riuscito a strappare il servizio alla terza opportunità, ma ha dovuto cedere una seconda frazione più equilibrata con i player giungere spalla a spalla al tie-break vinto da Emil.

Nel terzo set ancora una volta è risultato decisivo il sesto gioco nel quale il polacco mettendo in campo la maggiore esperienza è riuscito, da 0-40 a contenere il ritorno di Ruusuvuori e quindi ad avvicinarsi alla vittoria confermata da un ulteriore break all’ottavo game.

Nel turno successivo partita ostica e molto combattuta con lo spagnolo Ramos Vinolas che ha ceduto al tie-break del terzo set dopo aver vinto il primo sempre al jeu decisif.

Nei quarti di finale Hubi ha incontrato Kyrgios, recente vincitore del torneo di Washington e finalista a Wimbledon, e che in questo ha avuto il merito di battere Medvedev (1) che è riuscito ad impegnare l’australiano solo nel primo set vinto al tie-break per poi cedere negli altri due abbastanza nettamente.

Nick nel match è apparso già dall’inizio abbastanza insofferente e propenso a giocare di fretta, dall’altra il polacco non ha regalato in sostanza nulla e ha chiuso il primo set al tie-break.

Nel secondo set si sono viste molte più palle break e sono proseguiti gli ace da parte di entrambi, il polacco è rimasto molto concentrato e ha giocato delle ottime verticalizzazioni di rovescio ma ha dovuto cedere al tie-break trascinato da un Kyrgios che è apparso più interessato.

La terza frazione è stata chiusa nettamente dal polacco complici diversi doppi falli da parte di un avversario sempre più nervoso e polemico e due break al secondo e al sesto gioco.

Nella splendida semifinale ricca di ottimi colpi e spettacolo Hubert con Ruud è partito servendo alla perfezione e rispondendo altrettanto bene. Dopo un break e controbreak il match è proseguito in modo equilibrato ma Casper ha alzato il proprio livello di gioco e ha chiuso la prima frazione a dimostrazione di una forza impressionante.

Nel secondo e terzo set Hurkacz si è scosso, ha ritrovato un buon servizio, ha variato ritmo ed angoli e ha ricominciato ad attaccare la rete cercando di non dare tempo al norvegese di condurre il gioco. I break decisivi sono giunti al sesto game del secondo set e al primo e terzo dell’ultima frazione consentendogli di giocarsi la seconda finale 1000 in carriera.

Nel tabellone delle qualificazioni erano presenti solo Fognini e Marcora. Il primo è riuscito ad accedere nel main draw dopo aver vinto abbastanza facilmente con il canadese Stevenson e con il tedesco Altmaier al terzo set. Marcora è stato superato subito dal giovane inglese Draper. Fabio, come già scritto, ha perso al primo turno da Rune.