Rafael Nadal vince il Roland Garros 2022 battendo in finale Casper Ruud

9 Giugno 2022
Sandro Columbaro

Il maiorchino conquista la quattordicesima Coppa dei Moschettieri, ventiduesimo Slam.

Nella 121a finale del Roland Garros Rafael Nadal (5), già vincitore per tredici volte del titolo parigino, ha trionfato in tre set su Casper Ruud (8) che nei tornei Major aveva come miglior risultato, fino a questa finale, un quarto turno all’Australian Open del 2021.

Il maiorchino, chiaramente favorito, ha mantenuto le aspettative. Il primo set lo ha visto partire subito avanti sfruttando la tensione del norvegese che non riusciva a colpire in modo fluido. Rafa, che spesso utilizzava rotazioni alte e incrociate, ha controllato e chiuso la prima frazione al nono gioco.

Nel quarto game del secondo set Ruud riusciva a strappare il servizio al temibile avversario. Ma come nella prima frazione la gioia per il break durava veramente poco. Rafa controbrekkava immediatamente dimostrando di avere il gioco sotto controllo e gli altri due break rispettivamente nel settimo e nono game gli consentivano di chiudere senza problemi anche la seconda frazione.

Nel terzo set i punti del maiorchino, libero ormai da qualsiasi peso, arrivavano con una facilità estrema. Casper sembrava ormai non crederci più, non riusciva a sorprenderlo ed era diventato ormai uno spettatore. Nadal con un rovescio lungolinea chiudeva a 0 il terzo set e conquistava il quattordicesimo titolo sul court Philippe Chatrier.

Nadal nei primi tre turni ha battuto senza molti problemi rispettivamente l’australiano Thompson, la wild card Moutet e l’olandese van de Zandschulp (26). Agli ottavi ha incrociato Auger Aliassime (9) che ha superato al quinto set dopo una partita bellissima e che con un risultato diverso poteva diventare storica.

Nel primo set Auger tenendo bene da fondo senza perdere campo è riuscito, brekkando due volte, a mantenere le distanze dal maiorchino e ad andare in vantaggio.

Anche nella seconda frazione il canadese è partito senza alcun timore reverenziale dimostrando carattere, ottima mobilità e buona tecnica ma Rafa con il suo gioco profondo, angolato e con buona intensità è riuscito a brekkare e a portare il conteggio dei set in parità.

Nella terza frazione il gioco di Nadal è effettivamente cresciuto e con il passare dei minuti è migliorato notevolmente. Auger ha aumentato gli errori, ha salvato alcune palle break ma nulla ha potuto contro i due servizi strappati dal maiorchino che ha chiuso il terzo set.

Nel quarto Felix ha ritrovato incredibilmente le energie psicofisiche parzialmente perse e grazie a delle soluzioni perfette e ad alcuni errori dell’avversario ha vinto la frazione portandosi in parità.

Il match, ancora spettacolare ed elettrizzante, ha visto prevalere nel quinto e decisivo set la notevole esperienza di Rafa che non si è dato mai per sconfitto. Dopo un andamento di perfetto equilibrio fino al sesto gioco Rafa ha trovato le energie per lo scatto in avanti, giocando un punto più bello dell’altro ed è riuscito a regalarsi i quarti di finale con il rivale Djokovic.

Nadal che ha incontrato Djokovic (1) per la 59a volta in un match che poteva essere tranquillamente una finale è riuscito a vincere in quattro set dopo oltre quattro ore di lotta.

Il primo set è stato vinto all’ottavo game da Rafa che ha giocato in modo aggressivo, d’anticipo e scendendo a rete quando era necessario, grazie a due break ottenuti al primo e al quinto gioco.

Nel secondo Nole, che era partito ancora con un ritmo abbastanza basso, ha ripreso il maiorchino che era avanti 3-0. Dopo una fase altalenante il serbo che ha avuto il merito di crederci ha aumentato i giri del motore ed è riuscito a chiudere la frazione in suo favore.

Dopo un terzo set che il maiorchino ha condotto sempre in testa ed è riuscito a chiudere con due break ancora per 6-2, nel quarto ha dimostrato una forza mentale e fisica straordinaria. Djokovic è tornato ad aggredire e a far sentire il peso dei colpi ma Rafa non c’è stato e ha lottato come un leone. Raggiunto il serbo al dodicesimo gioco ha vinto il tie-break con grinta e determinazione utilizzando le ultime risorse psicofisiche, assicurandosi la semifinale con Zverev.

Zverev ha rischiato tanto con Baez al secondo turno al quale ha dovuto annullare un match point, mentre contro Alcaraz nei quarti ha vinto una partita giocando in modo quasi perfetto i primi due set, prima di rischiare di farsi riprendere.

Molto sfortunata la semifinale del tedesco che si è dovuto ritirare alla fine del secondo set per un grave infortunio al piede destro. Dopo aver combattuto nella prima frazione cercando di mettere in difficoltà il maiorchino giocando d’anticipo ed evitando di scambiare lungamente, ha ceduto in un tie-break molto combattuto.

Il secondo set ha visto i player strapparsi più volte la battuta, Sascha è riuscito a passare avanti e sul 5-3 ha servito per il set non riuscendo tuttavia a chiudere e lasciando la possibilità a Rafa di recuperare fino al 5-5. Sul 6-6 e quando si sarebbe disputato il secondo jeu decisif, come detto, il grave infortunio capitato a Sascha che è stato costretto dopo i saluti a uscire in carrozzella.

Ruud ha superato al primo turno Tsonga, infortunatosi al quarto set, nella sua ultima partita nel Circuito. Al secondo turno ha battuto senza grossi problemi Ruusuvuori mentre nel match successivo è stato impegnato duramente da Sonego (32) che ha perso al quinto set.

Il torinese dopo aver ceduto nettamente la prima frazione in 35 minuti, nel secondo ha rotto l’equilibrio nel settimo gioco passando avanti ma non sfruttando a pieno l’occasione e dopo aver fatto rientrare il norvegese ha vinto comunque al tie-break.

Purtroppo dopo un terzo set esemplare da parte del torinese nel quale il servizio e i colpi di diritto hanno funzionato molto bene, nei set successivi Casper è tornato a battere molto bene e Lorenzo non è riuscito a far male con il diritto come nella terza frazione e con una serie di errori di troppo e con l’aumento dell’umidità che ha favorito il norvegese non è riuscito a portare a casa l’incontro.

Agli ottavi Casper ha battuto Hurkacz (12) in quattro set. Il norvegese è riuscito dominare la maggior parte degli scambi medio lunghi e a sfruttare la sua migliore attitudine ai campi in terra battuta. Ruud con tre break nel primo set, uno nel secondo e due nel quarto è riuscito a superare il polacco a cui ha lasciato solo il terzo set.

L’incontro ai quarti di finale con il giovane danese Rune, che ha compiuto una delle imprese del torneo battendo nel turno precedente Tsitsipas (4), uno dei favoriti almeno per arrivare in finale, ha visto Ruud partire in modo molto deciso e sfruttare la sicura emozione del giovane avversario.

Il primo set è stato vinto da Ruud in poco più di trenta minuti. Nel secondo il danese ha provato a far qualcosa di diverso e il cambio di strategia con diverse palle corte e buone discese a rete gli ha consentito con due break di chiudere la seconda frazione.

Dopo un terzo set dove entrambi giocando bene e brekkando ognuno una volta hanno concluso al jeu decisif vinto dal norvegese in modo netto, l’ultima frazione ha visto prevalere la maggior solidità e regolarità di Casper che con un break all’ottavo gioco ha conquistato il traguardo della semifinale.

La semifinale con Cilic (20), che ha incominciato a giocare in modo straordinario, tirando dentro tutto e commettendo pochissimi errori sia di diritto che di rovescio, ha visto Casper perdere il primo set dopo aver subito due break.

Il norvegese però è riuscito nel proseguo del match a controllare il croato che era più stanco e gradualmente era diventato meno mobile, le gambe non si muovevano come inizio partita. Casper si è portato avanti giocando bene in difesa e ottenendo diversi punti direttamente o quasi con il servizio. Un break nel secondo set e due break nel terzo e quarto set hanno consegnato a Ruud la prima finale di un torneo Slam per un giocatore norvegese.

Erano tanti gli italiani presenti nel tabellone delle qualificazioni: Agamenone, Gaio, Fabbiano, Moroni, Bonadio, Giustino, Mager (7), Nardi, Zeppieri, Seppi (24), Caruso, Arnaboldi, Vavassori, Giannessi e Cobolli.

Gaio, Fabbiano, Bonadio, Mager con Seppi e Arnaboldi sconfitti subito nei derby con Zeppieri e Caruso sono usciti al primo turno. Moroni, Giustino, Caruso, Vavassori e Cobolli si sono fermati al secondo.

Agamenone, Nardi e Giannessi non sono riusciti a passare il turno decisivo, superato invece dal solo Zeppieri che si è unito nel main draw a Fognini, Sonego, Cecchinato, Musetti e Sinner. A questi si sono aggiunti come lucky loser Giannessi e Agamenone.

Fognini, proveniente da una stagione con diversi bassi e pochi alti, dopo aver battuto facilmente in tre set l’australiano Popyrin che quest’anno ha giocato poco sulla terra si è dovuto ritirare durante il match di secondo turno con Botic van de Zandschulp (26) per problemi al polpaccio destro.

Dopo un inizio abbastanza in equilibrio con Fabio che giocava profondo, il break al decimo gioco ha consegnato all’olandese il primo parziale. Nel secondo l’azzurro ha tenuto fino al 5-5 quando ha chiesto il medical time out. Il match a quel punto era finito. Un sofferente Fognini ha perso nettamente il tie-break e sul 3-2 del terzo si è ritirato.

Sonego, come già detto, ha perso al terzo turno dal finalista. Nei due turni precedenti ha vinto prima con il tedesco Gojowczyk in tre set e in modo netto. Poi ha battuto sempre in tre set Joao Sousa in un match nel quale ha giocato concentrato, servendo molto bene e colpendo la palla in modo profondo, angolato e potente.

Cecchinato è stato battuto al secondo turno in modo abbastanza netto dal polacco Hurkacz che aveva superato nel turno precedente il non fortunato Zeppieri che comunque ha disputato un buon match. Marco con il polacco ha raccolto solo sette game. Il siciliano nel primo aveva superato al quinto in rimonta Andujar un terraiolo che ci ha provato fino alla fine.

Musetti, sfortunato nel sorteggio, ha incontrato e perso al primo turno con Tsitsipas. La prova del carrarino è stata comunque buona, dopo aver vinto i primi due set Lorenzo ha subito il ritorno del greco che è salito di livello e grazie al servizio e ad un gioco fluido e in sicurezza è riuscito a concludere vittoriosamente il match.

Il torneo di Sinner si è interrotto per problemi fisici agli ottavi con Rublev. Dopo aver battuto facilmente Fratangelo al primo turno e superato in rimonta nel successivo dopo una dura lotta di oltre tre ore Carballes Baena, ha vinto al terzo turno con McDonald in tre set.

Il match è stato portato a casa dall’altoatesino con difficoltà ma ha dimostrato carattere e forza di volontà. Jannik ha vinto bene il primo, il secondo è riuscito a concluderlo al tie-break dopo una dura lotta che ha visto andare avanti il californiano, mentre nella terza frazione l’azzurro ha ripreso a giocare bene con buone costruzioni d’attacco.

Jannik, come detto, si è ritirato nell’incontro con Rublev all’inizio del terzo set per problemi alla gamba sinistra. Dopo aver vinto bene il primo set grazie al servizio e giocando palle pesanti, l’altoatesino fino al quinto game ha contenuto la ripresa del russo che ha incominciato a servire meglio, poi il dolore ha fatto giocare l’azzurro in sofferenza cercando di non allungare gli scambi. Dopo aver chiesto il medical time out e aver perso il secondo set, al secondo gioco Sinner ha dovuto mestamente lasciare il torneo.

I due lucky loser Giannessi e Agamenone sono stati battuti al primo turno rispettivamente da Gojo e da McDonald. Alessandro ha perso l’incontro al quinto set con tre tie-break dopo aver ceduto il primo. Prova caparbia ma sfortunata.Franco, nato in Argentina ma italiano da alcune stagioni, è stato battuto in quattro set dallo statunitense che dal secondo è riuscito a mettere dentro tutto quello che nel primo non gli entrava.