Aprile 2021: Stefanos Tsitsipas

1 Maggio 2021
Sandro Columbaro

Il greco è già quasi pronto al grande salto Slam

Dal 13 al 25 aprile Stefanos Tsitsipas nei tornei di Montecarlo e Barcellona ha mostrato, ancor più di quando vinse a sorpresa nel 2019 le Atp Finals di Londra, il talento che conoscevamo e il suo potenziale che a mio parere è ancora in parte da scoprire. Nove partite vinte senza perdere un set, prima della sconfitta con Nadal in casa dell’avversario.

Ha stroncato Karatsev e Rublev nel torneo del Principato con un gioco fatto di attacchi e accelerazioni a tutto campo, un rovescio da far brillare gli occhi e un numero infinito di diritti vincenti giocati sia in spinta che in lungolinea e sconfitto Aliassime e Sinner in Catalogna prima di cedere al player di Manacor in un match che avrebbe potuto perdere in due set ma nel quale ha avuto, nel terzo, la palla per chiudere.

Di avere carattere e desiderio per arrivare ai vertici, Stefanos, l’aveva dimostrato fin da ragazzino quando giocava come under 16 nel club di Galatina in serie B o quando vinse nel 2016 il Bonfiglio, ma in questi giorni ha fatto capire che potrebbe essere proprio lui, insieme a Medvedev e prima di Rublev e Zverev, il primo a sostituire la vecchia guardia.

I suoi colpi, bellissimi da vedere quanto efficaci, sono da futuro numero 1 e la personalità è quella di uno che non ha paura, che conosce il rischio in campo ma lo sa maneggiare con la giusta cautela. La sua attitudine alla vittoria mi sembra superiore a quella dei canadesi Shapovalov e Aliassime ma anche di Zverev e Rublev rispetto ai quali ha un bagaglio tecnico a mio parere più di pregio.

Nella finale contro Andrej a Montecarlo, vinta per 6-3 6-3, Stefanos ha incantato giocando una partita perfetta. Fin dal primo set ha concesso pochissimi punti al servizio e ha risposto sempre lungo e quasi al corpo. Rublev non trovava il tempo e lo spazio per giocare il diritto a uscire dalla posizione del rovescio, il colpo che gli regala il maggior malloppo di punti. Nel secondo, due nuovi break hanno chiuso la partita regalando a Tsitsipas il primo 1000 in carriera.

Non era alla sua prima finale Masters perché nel 2018 in Canada fece già vedere cosa era in grado di mettere in mostra il suo tennis. Fuori uno dopo l’altro, lungo un percorso irto di difficoltà e match point annullati, Thiem, Djokovic, Zverev e Anderson  prima di cedere  in due set a Nadal. Lo stesso che lo aveva battuto alla sua prima finale Atp qualche mese prima proprio a Barcellona, in una partita senza storia.

L’incontro di qualche giorno fa ci ha invece intrigato per i tanti cambi di prospettiva offerti nel corso dei tre bellissimi set. Nell’ultima frazione, in particolare, le emozioni si sono succedute ad ogni 15 e l’alternarsi di colpi vincenti e punti spettacolari hanno permesso di mantenere molto alto il livello di gioco. Fino all’ultimo l’esito del match è rimasto sospeso nell’incertezza di chi poteva essere il vincitore.

Per Stefanos che ha nel giorno di nascita un destino tennistico già scritto – 12 agosto come Pete Sampras – i greci che non hanno tradizione nel nostro sport potranno gioire fra non molto per una sua vittoria Slam? Difficile dire di no, anche se per il prossimo appuntamento del Roland Garros Nadal sarà ancora il player da battere. Se la crescita sarà continua non vedo a oggi chi potrà fermare il greco il prossimo anno.

Con il diritto sa fare tutto, sia che voglia giocare un vincente sia che desideri muovere l’avversario in attesa della palla giusta per scendere a rete. Il rovescio, esteticamente perfetto, deve progredire nella sua variante di lungolinea, mentre il servizio, colpo di ottima qualità e del quale è capace di alzare il rendimento nei momenti di necessità, dovrà essere migliorato in continuità per cercare ancora maggiormente la rete quando vorrà accorciare gli scambi nei match – soprattutto in quelli al limite dei cinque set – dove bisogna conservare il massimo delle energie psicofisiche per spenderle nei momenti di maggiore necessità.

Secondo me in tempi abbastanza brevi lo vedremo sul gradino più alto di uno Slam dove finora ha giocato, non sono poche, già tre semifinali.